i dati del viminale

Indice della criminalità 2025: Rovigo al 18° posto per truffe e frodi informatiche

La provincia di Rovigo occupa il 49° posto nella classifica nazionale 2025

Indice della criminalità 2025: Rovigo al 18° posto per truffe e frodi informatiche

Quali sono le città più sicure e – al contrario – quelle più pericolose, in cui vivere in Italia? Una risposta  arriva dal Sole 24 Ore, che ha pubblicato lunedì 3 novembre 2025 l’indagine sull’Indice della Criminalità 2025. Lo studio è basato sui dati forniti dal Viminale. E nel report Verona è tra le città meno sicure d’Italia, con 38.299 denunce registrate.

Indice della criminalità 2025

Nel 2024 la criminalità in Italia è tornata a crescere, consolidando un trend iniziato dopo la pandemia. Secondo i dati del Viminale analizzati dal Sole 24 Ore, i delitti denunciati alle forze dell’ordine sono stati circa 2,38 milioni, con un aumento dell’1,7% rispetto al 2023 e del 3,4% rispetto al 2019. Si tratta del quarto anno consecutivo di incremento e del secondo in cui i livelli di criminalità superano quelli pre-Covid, anche se restano inferiori di circa il 15% rispetto al 2014. I primi mesi del 2025 mostrano tuttavia un’inversione di tendenza, con un calo provvisorio del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Sul fronte dei tipi di reato, nel 2024 i furti hanno rappresentato circa il 44% delle denunce totali, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. In crescita risultano in particolare i furti in abitazione (+4,9%), i furti d’auto (+2,3%) e gli scippi (+1,7%). Anche le rapine (+1,8%), i reati di droga (+3,9%), le lesioni dolose (+5,8%) e le violenze sessuali (+7,5%) mostrano un incremento, mentre calano in modo significativo il contrabbando (-38%), gli incendi (-5,3%) e le truffe informatiche (-6,5%).

Le città con più reati e quelle più sicure

L’aumento dei reati si concentra soprattutto nelle grandi città. Anche quest’anno, Milano, Firenze e Roma guidano la classifica nazionale per numero di delitti denunciati ogni 100mila abitanti, seguite da Bologna, Rimini e Torino.

Nelle tre città sul podio si concentra quasi un quarto dei reati registrati in tutta Italia, mentre nelle quattordici aree metropolitane complessive – dove vive il 36% della popolazione – si concentra ormai quasi la metà degli illeciti nazionali. Gli esperti sottolineano che questo fenomeno è legato anche alla maggiore densità di popolazione e al flusso quotidiano di turisti, studenti e pendolari, che moltiplicano le “opportunità criminali”.

Al contrario, province di dimensioni medio-piccole come Oristano, Potenza, Benevento, Enna, Sondrio, Treviso e Pordenone si confermano tra le più sicure del Paese.

Le città con più reati e quelle più sicure

Rovigo al 18° posto per truffe e frodi informatiche

La provincia di Rovigo occupa il 49° posto nella classifica nazionale 2025 dell’Indice della Criminalità del Sole 24 Ore, con 3.260,5 denunce ogni 100mila abitanti e un totale di 7.403 reati denunciati nell’anno di riferimento. Il dato colloca Rovigo tra le province con un livello di delittuosità medio-basso, in linea con le realtà di dimensione contenuta del Nord-Est, caratterizzate da una buona qualità della vita e da una diffusa percezione di sicurezza.

Il fenomeno più diffuso è rappresentato dai furti, con 2.942 denunce, pari a 1.295,7 ogni 100mila abitanti, che valgono alla provincia il 48° posto a livello nazionale. Si tratta prevalentemente di furti in abitazione, su veicoli e nei luoghi pubblici, diffusi nelle aree più urbanizzate e nei centri di maggiore passaggio, ma in generale con incidenza inferiore rispetto alle grandi città venete.

Un’altra categoria di reato rilevante è quella delle truffe e frodi informatiche, con 1.293 casi (pari a 569,5 ogni 100mila abitanti) che collocano Rovigo al 18° posto in Italia. Il dato conferma la diffusione crescente della criminalità digitale anche nei territori provinciali, spesso legata a truffe online, clonazioni di carte di credito e raggiri su piattaforme di commercio elettronico.

I danneggiamenti registrano 829 denunce (365,1 ogni 100mila abitanti), mentre le lesioni dolose ammontano a 230 casi, con un tasso di 101,3 ogni 100mila abitanti. Le rapine sono 46 (20,3 per 100mila abitanti), collocando Rovigo al 65° posto nazionale, mentre le estorsioni, con lo stesso numero di casi (46), raggiungono il 39° posto, segnalando un’incidenza contenuta ma da monitorare.

Sul fronte degli stupefacenti, si registrano 44 denunce (19,4 per 100mila abitanti), che valgono il 104° posto in Italia: un dato molto basso rispetto alla media nazionale, indicativo di un mercato locale limitato e di una minore attività di contrasto rispetto ai grandi centri. Anche i reati di usura e contrabbando non registrano episodi, mentre gli incendi (18 casi) e i danneggiamenti seguiti da incendio (9 denunce) mantengono valori contenuti.

A livello regionale, la provincia Rovigo si colloca a metà della classifica veneta.

Provincia Denunce ogni 100mila ab. Denunce totali
Venezia (8°) 4.964,2 41.398
Verona (19°) 4.123,0 38.299
Padova (28°) 3.755,0 35.023
Rovigo (49°) 3.260,5 7.403
Vicenza (51°) 3.249,0 27.751
Belluno (96°) 2.475,7 4.891
Treviso (101°) 2.330,8 20.454