Il convento dei frati Cappuccini a Rovigo rischia di chiudere: troppe spese
Il loro destino sarà deciso tra un mese nel Capitolo dell’ordine del triveneto dei frati...
Una realtà presente a Rovigo dal 1500: i frati Cappuccini rischiano di dover lasciare il convento per essere trasferiti in altre strutture. Con l'aumento delle bollette e le poche forze a disposizione sta diventando sempre più difficile gestire tutte le attività.
Il convento dei frati Cappuccini a Rovigo rischia di chiudere: troppe spese
Il convento dei frati Cappuccini di Rovigo rischia di chiudere. Questa realtà, presente nel territorio di Rovigo dal 1500, rischia di dover lasciare la città a causa delle numerose difficoltà a cui non riescono a far fronte. Ad abitare il convento restano ormai dodici frati - tra i 40 e gli 85 anni - che non riescono a gestire solo con le proprie forze tutti i servizi per la comunità e le numerose spese che una casa così grande comporta.
Il destino dei frati Cappuccini sarà deciso nel Capitolo dell’ordine del triveneto dei frati, tra il 24 febbraio e il 4 marzo infatti si terrà l'assemblea in cui verrà presa una decisione.
A servizio della comunità, nonostante le difficoltà
Il convento, che negli anni '90 si occupava anche del seminario e della formazione dei giovani, adesso è in gran parte vuoto. Una casa troppo grande per soli 12 frati che con fatica cercano di fronteggiare l'aumento delle bollette.
Ma, nonostante le difficoltà, i servizi che offre il convento attualmente sono un punto di riferimento per i più bisognosi: i frati gestiscono, insieme ai volontari, la mensa e la chiesa del convento. Ogni giorno sono circa quaranta le persone che si recano dai Cappuccini per la distribuzione dei beni di prima necessità o per usufruire del servizio della mensa.
In caso di chiusura, la mensa per i poveri e i servizi di assistenza ai bisognosi potrebbero passare alla Caritas diocesana.
Ma il convento di Rovigo non è l'unico a trovarsi in difficoltà, anche gli otto frati Cappuccini di Bassano del Grappa rischiano la chiusura e il trasferimento. In moltissimi nelle scorse settimane si sono mobilitati per difendere la struttura vicentina, non solo i cittadini ma anche attori e vip.