Evento

Ferruccio De Bortoli all'Univeristy day del Cur di Rovigo

700 ragazzi all'university day del Cur di Rovigo

Ferruccio De Bortoli all'Univeristy day del Cur di Rovigo
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C'era anche Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 ore al ritorno in presenza dell'university day del Cur, il Consorzio Università di Rovigo. Sono stati oltre 700 i ragazzi e le ragazze, maturandi e quindi futuri universitari, delle scuole superiori di Rovigo e provincia che hanno partecipato ai lavori di una giornata molto attesa.

Giornata piena e momenti di confronto

La mattinata, organizzata dallo staff del presidente del CUR, Diego Crivellari, è filata via veloce tra la presentazione dei corsi di laurea triennale e magistrale, conoscere la biblioteca e i servizi disponibili e visitare lo studentato.

Il piatto forte  stato però l'intervento di Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 ore e oggi importante saggista e scrittore. La sua spiccata attitudine ad affrontare temi economici ha sedotto la platea dei giovani che si avvicinano all'università per formarsi ma ovviamente per trovare un adeguato ingresso nel mondo del lavoro. Nel suo intervento, De Bortoli ha spronato i giovani ad essere protagonisti.

"Dovete pretendere attenzione da parte degli adulti perché è vero che chi tiene in mano le redini della società sta mancando di tenere conto delle esigenze dei più giovani. E' molto meglio fronteggiare un dissenso che fare i conti con l'apatia. Per questo io oggi sono qui per parlare ma soprattutto per ascoltare: visto che il futuro è vostro, abbiamo il dovere di ascoltare quello che dite"

"Rovigo deve pensarsi come città universitaria"

La voglia di crescita e di rinascita di tutto il polesine passa certamente anche attraverso la creazione di una nuova classe dirigente che qui si forma e contribuisce a sviluppare il territorio. E' questo il senso dell'intervento del presidente Cur, Diego Crivellari.

"Il futuro di Rovigo e del Polesine passa dalla sua università e dalle occasioni che questi percorsi potranno creare. Ora Rovigo deve aprirsi di più e pensare se stessa come città universitaria. Abbiamo le condizioni per cercare di compiere un salto di qualità; ora serve una alleanza tra tutte le istituzioni del territorio, la società civile e gli atenei. Le premesse ci sono".

 

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