36^ edizione

DeltaBlues: grande successo per l'apertura del Festival

Tra Loreo, Adria, Lama Polesine, e ancora Adria, sono stati due giorni molto intensi

DeltaBlues: grande successo per l'apertura del Festival
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Le prime tappe, il 16 e il 17 giugno 2023, del Festival internazionale DeltaBlues a Loreo e ad Adria hanno riscosso molto successo e sono state molto partecipate.

DeltaBlues: grande successo per l'apertura del Festival

Ad aprire le danze, venerdì 16 giugno 2023, in piazza Matteotti a Loreo è stato il concerto di Geno & His Rockin’ Dudes feat. Little Til’. La tappa di Loreo è stata l’occasione anche per partecipare alla rinomata Festa del Pane e inoltre per assistere alla “trasferta” rosolinese di Rock around the Blues.

Alla serata di Loreo del 16 giugno 2023, anteprima del Deltablues Rock Around The Blues sezione del festival dedicata alla musica anni ’50, ha presentato con la sua band Geno & His Rockin Dudes un tributo proprio a questo mito della musica rock and roll e r&b Chuck Berry. II suo è uno spettacolo che ricrea in maniera quasi maniacale il sound, il feeling e i ritmi del boogie e del rock and roll anni 50, uno spettacolo che inevitabilmente sa far muovere e ballare gli spettatori.

I Rockin’ Dudes che lo accompagnano sono: Igor Francia (basso) Francesco Rivabene (batteria) Ludovico Cicchitelli (sax) e, very special guest, Attilio Malambri "Little Til" (piano e voce).

Nel pomeriggio di sabato 17 giugno 2023, a cura di Aqua e Terra di Mezzo, è stato possibile visitare il museo archeologico nazionale di Adria, effettuare una suggestiva blues cruise sul fiume Canalbianco, con tanto di saluti iniziali da parte del neo eletto sindaco Massimo “Bobo” Barbujani, approdando all’area di sosta golenale di Lama Polesine, dove ha sede El Barachin.

Qui ci sono state tre diverse esibizioni, che hanno riscosse tutte quante un ottimo successo: dal mini concerto di Max “Alligator” Lazzarin (proseguito nel viaggio di ritorno in barca), alle letture in dialetto veneto, sempre molto divertenti, del professor Gianni Sparapan, fino alle canzoni spensierate degli anni Sessanta-Settanta, eseguite dall’ex sindaco di Ceregnano ed ex presidente della Provincia, Ivan Dall’Ara.

Ad Adria si è iniziato con la visita guidata al Museo Archeologico Nazionale, con importanti reperti delle civiltà Etrusca e Veneta che qui si incontrarono e convissero, e poi di epoca Romana, per poi imbarcarsi presso il vicino attracco sul Canalbianco per la “Blues Cruise”.

All’arrivo al Parco Belvedere di Lama di Ceregnano protagonista Gianni Sparapan, scrittore, poeta, autore di testi teatrali e racconti in “lingua” veneto-polesana, che ha raccontato la cultura popolare del Polesine con il reading letterario-musicale “Aneddoti in lingua Veneta” e interventi musicali di Ivan Dall’Ara.

Prima dell’imbarco per rientrare ad Adria, sempre con il Blues di Max Lazzarin, i partecipanti hanno degustato alcuni prodotti a km 0, “simbolo” della tradizione polesana: “salame, formaggio, pan biscotto e vin” proposti da Slow Food Rovigo.

Durante la navigazione di ritorno, Max “Alligator” Lazzarin cantante e pianista a cui il Festival è particolarmente legato, ha portato le note del Blues di New Orleans di cui è grande interprete sulle acque del “Fiume di Mezzo”, il Canalbianco, che scorre nel mezzo del Polesine, tra l’Adige e il Po.

Alla sera è stato presentato, davanti a svariate centinaia di persone, “Joni”, il nuovo album di Rossana Casale, uscito per EGEA MUSIC il 4 Novembre 2022. Il 7 dello stesso mese, si festeggia il compleanno della immensa cantautrice americana Joni Mitchell ed è proprio a lei che la Casale dedica questo suo tributo. Quattordici brani, tra i quali un inedito, che la Casale dedica alla stessa Mitchell considerata la grande madre del cantautorato americano. Il suo stile si muove tra il folk e il jazz, tra il pop, il rock e la world beat.

Dice Rossana Casale: “Lei è stata la mia prima guida, il mio primissimo ascolto, insieme ai dischi di Jazz di mio padre”. “Da lei, ho tratto ispirazione per le mie scelte armoniche nella composizione e nei brani che scrivevano per me”. “In questo album ho rispettato la sua scrittura nello svolgimento di ogni brano per poi dare al jazz il ruolo del volo, del pittore che spazia con i colori ispirati dalle parole di Joni”.

Rossana Casale condivide con la Mitchell oltre che una vocalità leggera ma intensa ed espressiva, soprattutto la scelta di un percorso artistico che trova le sue radici nel jazz e nel pop cantautorale ma che nel tempo ha ricercato contaminazioni sia nelle sonorità africane (Album ‘Lo Stato Naturale’ 1991) che nelle armonie e gli arrangiamenti cinematografici dei grandi Maestri del 900’, come Nino Rota (‘Circo Immaginario’ 2016).

Con lei, nell’album e in tour, la sua ormai storica band: Emiliano Begni (pianoforte), Francesco Consaga (sax soprano e flauto traverso), Ermanno Dodaro (contrabbasso), Gino Cardamone (chitarra jazz).

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