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Corte Guazzo ad Adria: la nuova "casa" per chi soffre di disagio psichico

Una struttura ricavata dalla riqualificazione di un grande complesso rurale

Corte Guazzo ad Adria: la nuova "casa" per chi soffre di disagio psichico
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“Ogni persona che nella vita incontra un disagio di qualsiasi tipo deve trovare la giusta risposta ed essere sostenuta con la corretta presa in carico ai fini del reinserimento comunitario, sociale e lavorativo. Il nostro obbiettivo è questo; oggi inauguriamo un compendio che non solo ritorna nel suo splendore ma anche offre un contesto naturale che si addice a una destinazione e una funzione sociosanitaria molto importante”.

Corte Guazzo ad Adria: la nuova "casa" per chi soffre di disagio psichico

Con queste parole Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e alle Politiche sociali del Veneto, oggi ad Adria (Rovigo) ha inaugurato Corte Guazzo, nuova sede di Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta con 14 posti letto e di Comunità Alloggio di Base con 8.

Una struttura, dedicata al disagio psichico, ricavata dalla riqualificazione di un grande complesso rurale con un investimento di 1.260.000 euro complessivi e oltre 115.000 euro per gli arredi. Tutti i servizi saranno attivi dal prossimo 1 luglio.

All’inaugurazione della struttura - benedetta dal Vescovo di Adria e Rovigo, monsignor Pierantonio Pavanello - erano presenti, inoltre, l’assessore regionale al Territorio e alla Cultura, Cristiano Corazzari, il primo cittadino di Adria, Massimo Barbujanni, il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 5, Luca Prando, accolti dal Direttore generale dell’azienda socio sanitaria, Patrizia Simionato.

“Quest’opera e l’investimento sostenuto – prosegue l’assessore Lanzarin - testimonia come parallelamente al potenziamento delle nostre strutture ospedaliere, la Regione continua a intervenire con investimenti sul territorio. Abbiamo un’attenzione molto alta anche per tutto quello che è extra ospedaliero e, quindi, mirato all’integrazione sociosanitaria. Stiamo parlando di interventi non destinati a cure per gli acuti ma di accompagnamento.

Il settore della salute mentale, in particolare, è molto seguito; è un ambito, infatti, in cui purtroppo i bisogni continuano ad aumentare. Lo abbiamo visto anche in questa fase nella fase post Covid con particolare attenzione alle manifestazioni di disagio giovanile”.

“Oggi sono molte le situazioni di disagio che devono essere accompagnate, seguite e prese in carico. Contesti come questo fanno la differenza soprattutto a fronte di situazioni più problematiche – aggiunge l’Assessore -. Non è banale dirlo perché la bellezza dei luoghi in un percorso riabilitativo può fare realmente la differenza. Un contesto bello e curato, come quello inaugurato oggi, permette anche attività all’aria aperta in sicurezza”.

“Tutte le persone che saranno seguite – conclude l’assessore Lanzarin - hanno incontrato una fragilità durante la loro esperienza di vita. In contesti come questi possono essere portati avanti più facilmente tutti quei percorsi personalizzati necessari per raggiungere un reinserimento a pieno nella comunità, nel mondo del lavoro e nelle relazioni sociali. La Regione ci crede molto e lo manifesta con finanziamenti che mettono al centro la persona, come questo che ha sostenuto tramite la Ulss 5, ma ci crede anche con la programmazione”.

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