Obiettivo zero violenza

Commissione Pari Opportunità a gonfie vele: tante attività in programma

L'agenda completa con le iniziative...

Commissione Pari Opportunità a gonfie vele: tante attività in programma
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Dal 21 maggio del 2020, data di insediamento, la Commissione Pari Opportunità, opera a pieno ritmo. La CPO, come spiega la presidente vicaria Daniela Guagliumi, è un organismo di consultazione all'interno del Comune di Rovigo, che risponde a quanto approvato dalla Giunta Comunale ai sensi dell’art. 48 del decreto legislativo n. 267 /2000 e approvato con delibera consiliare n.21 del 2 marzo del 2009 e, con delibera del Consiglio Comunale n. 56 del 13 settembre 2018, ha visto la luce il Regolamento per il Funzionamento della Commissione Comunale Pari Opportunità.

Commissione Pari Opportunità a gonfie vele: tante attività in programma

La commissione è formata da 20 componenti, in rappresentanza delle varie categorie che agiscono all’interno della comunità. Dai consiglieri di maggioranza e minoranza, rappresentanti delle categorie associative, degli ordini professionali, del volontariato, culturale, dei sindacati dei lavoratori, della scuola. Il rinnovo della CPO, coma ha sottolineato l'assessore alle Pari Opportunità Erika Alberghini, è stato importante per dare un supporto ed uno spazio alla voce di quelle categorie di persone per le quali è necessario garantire pari opportunità, con iniziative di sensibilizzazione per cambiare la cultura comune, e con progettualità concrete che sono in corso e in parte hanno già visto la luce.

Durante il 2021, sono state approfondite diverse tematiche come: la disparità di genere sia in ambito sociale che economico che sanitario, il diritto all’istruzione, ad avere un lavoro dignitoso e una eguale considerazione e attenzione nella società in cui vivono tutte le persone, indifferentemente dalla loro etnia, credenza religiosa e orientamento sessuale.

In particolare è stata posta attenzione al disagio giovanile, sui problemi della scuola, sul dilagare della violenza non solo fisica sulle donne, sui minori, sulla fragilità della condizione degli anziani (la nostra Provincia ha una popolazione tra le più anziane del Veneto) e su tutte le problematiche legate all’inserimento nel mondo del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne. Un altro tema che verrà affrontato sarà l’integrazione degli extracomunitari nel nostro tessuto sociale.

“Nella nostra città – ha spiegato Guagliumi -, più che le diseguaglianze di genere legate a etnia, sesso, si riscontrano disparità sociali economiche, di accesso alla cultura, di difficoltà molto grave, una in particolare che è la non pari opportunità all’accesso alle cure a alle prestazioni sanitarie specie per gli anziani e i portatori di handicap sia fisici che psichici.

Evidente poi il tema della integrazione degli extracomunitari e la tutela dei loro diritti e delle loro peculiari tradizioni etniche e credenze religiose. Chiaramente resta fermo l’obiettivo di contrastare la violenza sulle donne, sui minori e sui soggetti fragili, obiettivo che viene perseguito coinvolgendo le istituzioni, le forze dell’Ordine, le associazioni culturali e di volontariato”.

Importante è stato anche il tema dell'emergenza sanitaria, affrontato con progetti e interventi che hanno coinvolto le scuole primarie e secondarie, per mettere a conoscenza i bambini e gli adolescenti degli effetti della pandemia e delle norme da seguire per evitarne i contagi.

Tra le varie iniziative, è stato realizzato un progetto di tutela psico-fisica per i ciechi e ipovedenti ed è stato dato il patrocinio all'ANDOS per la realizzazione del progetto “Ottobre Rosa”.

E’ stato realizzato anche un questionario per conoscere la accettabilità, da parte dei cittadini rodigini e non solo ma anche extracomunitari, della presenza degli immigrati e sulla loro integrazione sul nostro territorio. Questionario che è stato compilato da molte persone, in anonimo e di cui si avranno a breve i risultati. Il lockdown dell’autunno 2020 ha nuovamente rallentato i lavori della CPO ed incontri e iniziative, sono stati portati avanti a distanza.

Ad inizio 2021 si è ripresa l’attività se pur con tante limitazioni proprio ancora legate alla pandemia e a gennaio 2021, per l’Unione Italiana Ciechi, la CPO ha dato il patrocinio ad un evento sperimentale “Pranzo al buio o percorso a occhi bendati”, ma tante altre sono state le iniziative patrocinate e sostenute. Tra i prossimi obiettivi della CPO, vi è l'affrontare la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di pari opportunità.

“Vogliamo creare le condizioni – ha aggiunto Guagliumi -, con le azioni che abbiamo messo in campo e che metteremo in campo, affinchè la cittadinanza possa essere stimolata alla riflessione, ovvero ad arrivare ad una consapevole, precisa conoscenza di quelli che sono gli sbarramenti culturali che ancora purtroppo condizionano il pensiero di tante, troppe persone.

Con l’evento del 24 novembre, abbiamo voluto sottolineare questi concetti e il principio cardine a cui ci riferiamo che è l’art. 3 della nostra Costituzione, e l’abbiamo concepito in un modo che riteniamo di valore assoluto, attraverso il lavoro svolto dai bambini della scuola elementare Monsignor Mattioli con l'inaugurazione della panchina arancione.

Per il 2022, abbiamo già calendarizzato l’organizzazione di convegni, mostre, ecc. che vanno dall’analizzare la situazione del mondo del lavoro al femminile, all’anziano, ai migranti, alla sanità, alla medicina di genere, alla promozione delle lauree STEM per le ragazze, ai corsi di conoscenza economica finanziaria per le donne che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro con più sicurezza, anche in partnership con associazioni come Soroptimist e tanto altro.

Queste sono alcune delle espressioni del nostro “lavoro”, con le quali abbiamo dato un segnale preciso e che riteniamo fondante: iniziare a seminare la cultura della non violenza, dell’accettazione, dell’accoglienza, della convivenza pacifica, perché la diversità, la multiculturalità, sono da intendersi come ricchezza”.

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