La decisione

Chiusa la piscina di Rovigo, il sindaco: “Non avevamo alternative, riaprirà ad aprile”

Il Comune, inoltre, ha deciso di approfittare di questa chiusura per provvedere all’appalto e individuare così un nuovo gestore

Chiusa la piscina di Rovigo, il sindaco: “Non avevamo alternative, riaprirà ad aprile”
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Rodigini senza piscina tra meno di due settimane.

Chiusa la piscina di Rovigo, il sindaco: “Non avevamo alternative, riaprirà ad aprile”

La notizia della chiusura del Polo Natatorio di Rovigo, pur essendo attesa da tempo (secondo molti), ha creato lo stesso un grande scompiglio. Perché proprio ora? Non si poteva aspettare un periodo più scarico, in termini di corsi? Il sindaco Edoardo Gaffeo e l’assessore allo Sport Mattia Milan hanno spiegato questa mattina che non c’erano alternative. Insomma: o così o così.

La domanda, in fondo, è lecita. Perché proprio adesso? Nell’informativa con cui la Giunta ha avvisato i consiglieri comunali dell’imminente chiusura si legge che “a seguito di gravi rotture all’interno dell’impianto, si rendono necessari interventi di manutenzione straordinaria”.

Lavori che, tuttavia, riguarderebbero solo la vasca più grande, la Baldetti, senza interessare la vasca “Tosi”, quella profonda per i sub e la piccola per i bimbi. Eppure è stato deciso di chiudere l’intero impianto.

“Il Polo natatorio necessita da un lato, di una regolarizzazione per quanto riguarda la gestione dell’impianto - spiega il primo cittadino - dall’altro di interventi di manutenzione straordinaria, necessari a garantire la massima sicurezza all’utenza nell’utilizzo dell’impianto sportivo comunale. Pertanto, a partire dal 31 gennaio 2024, il Polo Natatorio verrà chiuso“. 

Oltre a quello sulla sicurezza, ci sarebbe anche un aspetto legale.

“Ciò che sta succedendo non è la conseguenza di alcuna  forzatura, casomai di motivi legati alla legittimità - aggiunge Gaffeo - ricordiamoci che siamo un’amministrazione pubblica ma non ci siamo mossi senza avvisare le nostre controparti nei tempi dovuti. Tutti i protagonisti sapevano esattamente cosa stava succedendo ed era  necessario trovare una soluzione. Potevamo chiudere la piscina un anno e mezzo fa e tenerla chiusa per tutto questo tempo, abbiamo fatto il possibile per andare avanti ma abbiamo ritenuto non fosse più procrastinabile la situazione attuale, sia dal punto di vista della necessità di manutenzione straordinarie, sia dal punto di vista legale”.

Il Comune, infatti, ha deciso di approfittare di questa chiusura per provvedere all’appalto e individuare così un nuovo gestore, alla luce anche del contenzioso con la Rhodigium Nuoto, società che gestisce il Polo da ormai quasi 15 anni.

“Non era più possibile aspettare - conclude il sindaco - Di conseguenza abbiamo costruito un’operazione in grado di ottimizzare al massimo i tempi di chiusura dell’impianto, sia per realizzare lavori di manutenzione straordinaria che saranno importanti, che per chiudere anche tutti gli aspetti amministrativi concessori, affinché l’impianto sia gestito in maniera trasparente. Una cosa è certa: l‘amministrazione non ha perso tempo, abbiamo cercato soluzioni, abbiamo chiesto documentazioni, di sederci intorno ad un tavolo per trovare soluzioni su pregressi particolarmente importanti, nulla è stato possibile, pertanto non si poteva proseguire. Non abbiamo né dormito, né lesinato nel recuperare risorse economiche per manutenzioni ordinarie e straordinarie della piscina. Dato il pregresso, la  situazione non consentiva di proseguire un rapporto con chi ha gestito la struttura. Stiamo cercando di ridurre al massimo qualsiasi disagio, confidando che a partire da aprile si possa riaprire un impianto risanificato, che non comporti pericoli per gli utenti e con una gestione finalmente a norma”.

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