Buco da 53 milioni di euro: l'autodromo di Adria sotto sequestro
E ora il destino del nastro d'asfalto è davvero incerto...
La decisione del curatore fallimentare non lascia margini di interpretazione e sarebbe dettata dal fallimento della società che gestisce la pista. Sarebbero più di 50 i milioni che mancano all'appello e la sentenza di fallimento risale al 21 ottobre del 2020.
Buco da 53 milioni di euro: l'autodromo di Adria sotto sequestro
Il rombo dei motori, per l'ultima volta, poi il silenzio. E il suono di una sirena, quella dell'auto dei Carabinieri. Prove sospese, auto ferme, fine dei giochi. Game over. Tutto deve restare lì come si trova in quel momento, gli operatori, invece, obbligati a uscire dal circuito e a recarsi in seguito, dal curatore fallimentare con un certificato di proprietà per testimoniarne l'appartenenza.
E' quanto è avvenuto ad Adria, nel circuito, l'ultimo capitolo, insomma, in ordine di tempo, della vicenda che vede il tracciato, già a fine ottobre 2020, dichiarato fallito. Il motivo? Un buco di 53 milioni di euro da parte della società che gestisce la pista, un'azienda con sede legale a Roma. E ora l'iter è molto tortuoso. Il che rende davvero incerto, per alcuni aspetti, il futuro del nastro d'asfalto.