La tragedia

Alluvione del Polesine: la testimonianza di un giovane che visse il dramma di quei giorni

Quella del 1951, per molti, è una ferita ancora aperta...

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Una tragedia che sembrò infinta, quella del 14 novembre di 70 anni fa nel Polesine, causata dalla rottura di uno degli argini del fiume Po.

Alluvione del Polesine: la testimonianza di un giovane che visse il dramma di quei giorni

Le vittime accertate furono 91, molti i dispersi, 100mila gli ettari di territorio che rimasero sommersi per giorni. In quegli anni la zona era abitata soprattutto da persone che di agricoltura vivevano: furono costretti a lasciare le proprie terre, le proprie abitazioni, delineando un vero e proprio esodo di 180mila persone.

Alle 19.45 del 14 novembre, l'argine maestro del Po si ruppe: fu la prima rottura, una seconda si produsse alle 20 in località Bosco nel comune di Occhiobello, una terza, poi, avvenne alle 20.15. A 70 anni dalla tragedia del Polesine, la ferita resta ancora aperta. Per molti, infatti, il dolore provato e la paura, sono rimasti sentimenti presenti, vivi, impossibili da cancellare.

Ieri mattina, domenica 14 novembre 2021, si è svolta la cerimonia commemorativa nel comune di Occhiobello. Un evento che ha visto l'ampia partecipazione di diversi rappresentanti delle istituzioni, dai sindaci del Polesine alla senatrice Roberta Toffanin, dall'assessore Regionale Cristiano Corazzari alla deputata Antonietta Giacometti, ma anche Simona Bisaglia e Laura Cestari.

"In quelle tragiche circostanze i polesani si dimostrarono una volta di più un grande popolo: gente che si tira su le maniche sempre e comunque per ripartire - ha spiegato la consigliera regionale Cestari - La sinergia vincente tra istituzioni, cittadini e chiesa resta tutt'ora un esempio di come si possano superare ostacoli all'apparenza invalicabili.

Il Polesine usciva come terra martoria dalla seconda guerra mondiale e solo la determinazione dei suoi cittadini permise di superare una catastrofe potenzialmente definitiva. Oggi, come allora, dobbiamo lavorare tutti per mantenere viva e rigogliosa la nostra terra, difendendola da eventi che speriamo restino solo nella memoria del passato".

Il video diffuso dalla Pro Loco Ficarolo

Memorie di Claudio Mantovanini, raccolte dal cugino Sandro Mantovanini nel 2015. Video realizzato da Pro Loco Ficarolo in occasione del 70esimo anniversario della grande alluvione del Polesine. Lettrici: Anna Fantinati e Giovanna Ottoboni. Ideazione, tecnico di scena e tecnico audio: Yari Zanella. Riprese, regia e montaggio: Damiano Bimbati (A.D Bimbati Video-Maker)

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