Scontro nato sui social

Si erano dati appuntamento per una rissa: perquisiti 11 componenti di baby gang

Nel giorno del 'Marti franco' rissa sventata dalle forze dell'ordine tra due bande di minorenni, quasi tutti non italiani.

Si erano dati appuntamento per una rissa: perquisiti 11 componenti di baby gang
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Si erano dati appuntamento tramite social per 'fare i conti' ma i loro post non erano passati inosservati. Così due gruppi di ragazzini che si volevano scontrare brandendo in mano coltelli e spranghe, si sono trovati davanti le volanti della Polizia e dei Carabinieri.

Un 'marti franco' pericoloso

Nella mattinata di venerdì 10 novembre 2023, gli agenti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, coordinati rispettivamente dalla Squadra Mobile della Questura di Rovigo e dalla Compagnia Carabinieri Rovigo, ha eseguito in esecuzione di decreti emessi dalla Procura della Repubblica di Rovigo e da quella per i minorenni di Venezia undici perquisizioni personali e locali a carico di altrettanti giovani indagati per fatti di minacce e porto abusivo di  armi  avvenuti lo scorso 24 ottobre, giorno in cui a Rovigo si festeggia il “Marti Franco”, nella zona del luna park cittadino installato durante lo svolgimento della tradizionale “Fiera d’Ottobre e presso cui le Volanti della Questura e gli equipaggi dell’Arma erano intervenuti per una segnalata rissa in corso tra gruppi di giovani subito fuggiti all’arrivo delle pattuglie.

L'intervento tempestivo è stato provvidenziale ed ha impedito uno scontro ben più grave dato che, alcune ore più tardi, a mezzo social network veniva diffuso un video nel quale un gruppo di circa una decina di giovani, alcuni con il volto travisato, si riprendeva mentre percorreva le strade della città rodigina, diretto in zona fiera, pronunciando frasi concitate in lingua araba e mostrandosi in possesso di coltelli da cucina di grosse dimensioni, un machete ed una spranga di ferro. Sullo sfondo del video, numerosi altri giovani li seguivano osservando la scena.

Rissa sfiorata

Dopo aver raccolte le prime dichiarazioni, è iniziata un’accurata attività d’indagine delegata dalle Procure di Rovigo e di Venezia-minorenni, condotta sia dalla Squadra Mobile rodigina che dalla Compagnia Carabinieri di Rovigo, che, nell’arco di poche ore, trovava i primi riscontri.

All’incontro avvenuto lo scorso 24 ottobre secondo la ricostruzione degli inquirenti si presentavano, divisi in due fazioni, una decina di ragazzi da una parte e circa una trentina dall’altra, quasi tutti ancora minorenni; alcuni mostravano i coltelli e le spranghe riprese nel video girato in precedenza; l’episodio sarebbe nato da un litigio tra due ragazzi sui social: un post ritenuto grave ed offensivo a cui seguiva uno scambio di messaggi e, infine, la decisione di incontrarsi per “chiarirsi”. L’incontro è stato interrotto dall’arrivo delle pattuglie.

All’attività d’identificazione dei soggetti ripresi nel video, condotta dal personale della Squadra Mobile e della locale Compagnia Carabinieri, seguiva l’esecuzione delle 11 perquisizioni delegate dalle due Procure suddette.  L’attività, svoltasi in diverse località delle province di Rovigo e Padova, ha permesso di individuare diversi elementi utili a sostenere le ipotesi investigative: tra questi, gli stessi indumenti indossati dai giovani nel video al vaglio degli inquirenti.

Nella disponibilità di uno dei giovani è stato inoltre rinvenuto uno smartphone rubato. Quest’ultimo è stato conseguentemente denunciato per il reato di ricettazione. Al termine delle operazioni tutti i giovani sono stati formalmente informati delle indagini a loro carico per i reati di minaccia e porto di armi od oggetti atti ad offendere e, contestualmente, sono stati loro notificati 10 provvedimenti di Avviso Orale ed un Foglio di via obbligatorio emessi nei loro confronti dal Questore della Provincia di Rovigo.

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