Siglata in comune la convenzione sul “Controllo di vicinato”
Il gruppo “San Bortolo e vie adiacenti” da il là al progetto per coinvolgere i cittadini nella vigilanza.
Siglata in comune la convenzione sul “Controllo di vicinato”.
Anche a Rovigo parte il Controllo del Vicinato
Un occhio vigile in più per segnalare situazioni sospette. Con la firma della convenzione tra Comune e gruppo “San Bortolo e vie adiacenti”, prende il via il progetto di Controllo di vicinato. Il primo attuato in provincia di Rovigo.
La firma si è tenuta oggi, mercoledì 12 febbraio nel Salone d’Onore di palazzo Nodari, con il sindaco Edoardo Gaffeo e la referente del Gruppo Patrizia Rava. Presente il prefetto Maddalena De Luca e gli assessori Dina Merlo ed Erika Alberghini che hanno collaborato alla realizzazione del Progetto. Hanno partecipato anche gli studenti dell’I.I.S. De Amicis di Rovigo che hanno realizzato il logo identificativo del Controllo di Vicinato, accompagnati dalla dirigente Elena Papa.
“E' un momento di grande soddisfazione – ha detto il sindaco Edoardo Gaffeo – ringrazio chi ha creduto a questa iniziativa. Abbiamo aderito molto volentieri a questo percorso di cittadinanza attiva volto all'aumento della sicurezza del nostro territorio. Un lavoro comune che ha visto uno stimolo da parte di un gruppo organizzato di cittadini con un apporto fondamentale da parte della prefettura che ha svolto un ruolo di regia complessiva sulla realizzazione del protocollo che ci consente di lavorare tutti assieme nell'ambito della totale legalità avendo a disposizione gli strumenti corretti per riuscire ad intercettare eventuali potenziali problemi, sapendo che cosa ognuno di noi deve e può fare. Prima che che il protocollo possa entrare nella sua piena operatività, ci sarà anche una fase di formazione per le persone coinvolte all'interno del gruppo di controllo di vicinato, Ancora un ringraziamento a tutti”.
Il prefetto De Luca ha sottolineato che si tratta di uno strumento di cittadinanza attiva che può risultare molto valido se inquadrato nell'ambito della collaborazione e cooperazione. “Uno strumento – ha detto -, di ausilio all'attività delle forze dell'ordine che esalta il senso civico. Perché si tratta di un momento di sensibilità della cittadinanza nei confronti del proprio territorio”.
Soddisfazione anche da parte della rappresentante del gruppo, Patrizia Rava. “Ringrazio tutti i vicini per questa idea di vicinanza attiva, un servizio che coordina 110 famiglie”.
La Giunta il 6 febbraio 2020 ha approvato il Progetto Attività di Controllo di Vicinato con relativo Vademecum operativo per i referenti e il Protocollo di intesa concordato tra la Prefettura e il Comune di Rovigo sul Controllo di Vicinato stesso.
Un progetto proposto da un gruppo di cittadini
Questo Progetto è stato sollecitato e proposto da un gruppo di cittadini che si è costituito nel quartiere di S Bortolo e che ha adottato, fra le proprie finalità, forme di osservazione e controllo nelle aree circostanti le proprie abitazioni o attività produttive e nel contempo azioni di solidarietà in rete fra i cittadini per costituire un supporto ai soggetti più deboli e aiuto reciproco.
L’attività del Controllo di vicinato rientra nella normativa nazionale della Sicurezza urbana integrata e mira a realizzare forme di cooperazione fra i cittadini e le forze dell’Ordine, per prevenire forme di trasgressione e reati, migliorando il livello della sicurezza percepita e la fiducia nelle Istituzioni dei cittadini stessi.
L’Amministrazione comunale si è fatta carico di un progetto che potesse rispondere alle attese di partecipazione attiva dei cittadini, collaborando con la Prefettura nella stesura di un protocollo che richiamandosi alla legislazione nazionale e regionale, ponesse elementi di chiarezza sulla assoluta ed esclusiva competenza delle Forze dell’Ordine nell’esercizio delle attività di Sicurezza Pubblica, e dei ruoli di mera segnalazione e informazione esercitata dai cittadini, attraverso le comunicazioni di un loro referente, nel rispetto delle leggi sui diritti della privacy.
Il Progetto, considerato che la funzione di controllo del territorio, fa capo istituzionalmente alle Forze dell’Ordine, impone una serie di divieti che riguardano le ronde e qualsiasi forma di pattugliamento del territorio, il divieto di utilizzare uniformi, emblemi e altri simboli riconducibili anche indirettamente alla Polizia e alle Forze armate oppure che contengano riferimenti a partiti, movimenti politici o sindacali, nonché sponsorizzazioni private. E’ fatto divieto, inoltre, ai membri del Gruppo di tenere comportamenti incauti o imprudenti che possano essere causa di pericolo per sé o per gli altri.
Un vademecum con i comportamenti da tenere
Nel vademecum sono, invece, chiaramente individuati i comportamenti che devono tenere i membri del gruppo, che non si sostituiscono alle forze dell’Ordine, non intervengono in caso di reato, non fanno indagini sulle persone. Il loro ruolo è invece di prestare attenzione nel loro territorio di residenza, segnalando situazioni sospette, collaborando con i vicini attraverso comportamenti di reciproca assistenza e informazione.
Tra gli impegni del Comune previsti nel Protocollo di Intesa vi è anche la formazione e informazione dei cittadini, la implementazione dei sistemi di video sorveglianza, la partecipazione attiva della Polizia locale, in rapporto con il referente del Gruppo.
Il Progetto di controllo di vicinato è stato realizzato in stretta collaborazione fra gli Assessori Dina Merlo, Sicurezza urbana integrata, Erika Alberghini, Associazionismo, il Dirigente alla Polizia locale e gli Uffici della Prefettura di Rovigo.