Al Consiglio Comunale di ieri sera, 22 dicembre 2025, a Rovigo le opposizioni si sono presentate col classico “sassolino nella scarpa” e, ad esempio, tanto i Consiglieri della Lista Civica per Rovigo che quelli del Movimento 5 Stelle, avevano forti perplessità sulla manovra di bilancio, che mancherebbe sostanzialmente di risorse per il sociale, le famiglie e progetti di lungo periodo.
Lista Civica
Qual che si era già visto a Treviso, ad esempio, dove il Sindaco è stato criticato per l’aumento delle tariffe dei servizi comunali, è capitato anche a Rovigo e sotto la lente di ingrandimento delle opposizioni, sono finiti gli aumenti delle tariffe per i servizi a domanda individuale quali:
- mense scolastiche;
- uso impianti sportivi come il Palazzetto dello Sport e le palestre comunali;
- trasporti.
Gli aumenti hanno destato perplessità sia per gli importi che per l’incoerenza con quanto da poco dichiarato dalla stessa Amministrazione guidata da Valeria Cittadin, secondo la quale il futuro della città passa attraverso sport, benessere e qualità della vita.
Proprio per questo, Lista Civica ha avuto buon gioco nel commentare:
“Se quelli erano gli obiettivi, dove sono gli impegni concreti con per sostenere famiglie e associazioni sportive, nell’aumento delle tariffe?”
Ed in questo senso vanno due emendamenti presentati in proposito, al bilancio 2026, coi quali i consiglieri Elena Biasin, Andrea Borgato, Enrica Crivellaro, Elena Rossi e Roberto Tovo, chiedono l’azzeramento dei rincari indicati in bilancio.
Il Movimento 5 Stelle
Anche il Movimento 5 Stelle Rovigo con un comunicato ha espresso le sue riserve sul bilancio comunale che l’Amministrazione ha preparato per la discussione in Consiglio comunale: anche in questo caso, esso sarebbe caratterizzato da aumenti tariffari che dimostrano poca attenzione alle reali priorità della città.
Lo stesso Movimento 5 Stelle – che stigmatizza la poca coerenza dell’Amministrazione per i motivi già detti – prende di mira gli aumenti delle tariffe sui servizi a domanda individuale, che andranno a pesare su cittadini e associazioni.
Che l’Amministrazione della Giunta sia vicina solo a parole alla cittadinanza, si noterebbe anche dal fatto che, nonostante l’aumento del gettito Irpef, essa abbia mantenuto a 10.000 euro la soglia di esenzione dall’addizionale comunale, ovvero un importo che sarebbe penalizzante rispetto alla media regionale.
Insomma, secondo i Pentastellati rodigini, i fondi sembrano non mancare mentre è sul fronte delle spese che mancherebbe una visuale ben precisa: possono, ad esempio, costosi eventi natalizi rilanciare il commercio o non si dovrebbe piuttosto ad interventi strutturali?
Anche per i 5 Stelle, alla fine, il giudizio non è positivo poiché la manovra non prevede sostegni per le famiglie, per le fasce più deboli e per la tutela del tessuto socio-economico di Rovigo.
