Vendetta sventata

Mentre è ai domiciliari per stalking, gli trovano in casa coltelli e divise false da carabiniere

Diverse sorprese durante un controllo di routine per il braccialetto elettronico

Mentre è ai domiciliari per stalking, gli trovano in casa coltelli e divise false da carabiniere

Con un comunicato datato oggi, 10 novembre 2025, i Carabinieri del Comando Provinciale di Rovigo, informano che il Comando Stazione di Porto Viro, dopo le necessarie indagini, ha denunciato in stato di libertà, un 59enne del luogo, già agli arresti domiciliari, per possesso di segni distintivi contraffatti e detenzione abusiva di armi (in copertina una immagine ricevuta dal Comando Carabinieri a corredo del comunicato).

Controlli di routine

I militari, nel corso di ricorrenti controlli a carico di  soggetti a misure restrittive alternative al carcere, facevano visita al citato 59enne e durante le operazioni di manutenzione del dispositivo elettronico anti stalking, notavano la riproduzione di un’arma da fuoco.

Chiestogliene conto, quello esibiva loro anche un pugnale con due lame ed una baionetta con innesto da fucile.

Considerato che le due armi non risultavano essere state denunciate all’autorità di Pubblica Sicurezza, i Carabinieri eseguivano una perquisizione domiciliare, alla ricerca di altre armi considerato il divieto a detenerne, intimatogli mesi addietro dalla Prefettura.

Carabinieri di Porto Viro in controlli di routine (foto ricevuta dal Comando)

Sorprese impreviste

Saltavano fuori così anche varie uniformi di servizio dell’Arma dei Carabinieri, comprensive di berretti e segni distintivi, detenute illecitamente.

Sequestro e denuncia

Tutto sequestrato, i militari denunciavano il 59enne alla Procura, per i reati di usurpazione di titoli o di onori e detenzione abusiva di armi.

La Procura della Repubblica, a sua volta, convalidava sia la perquisizione che il sequestro effettuati dai Carabinieri e, per ragioni di rilevanza pubblica, autorizzava la diffusione del presente comunicato. Il sospetto evidentemente è che, malgrado la custodia cautelare e il braccialetto, lo stalker pensasse di architettare un piano avvalendosi del camuffamento e di una serie di armi per minacciare, intimidare la vittima o magari anche peggio: per fortuna un piano sventato ancor prima di nascere.