I fatti risalgono al 2023

Finto procuratore sportivo 52enne di Rosolina adesca baby calciatore

Avviato a Venezia il processo: l’imputato rischia una pena da 9 a 18 anni di reclusione

Finto procuratore sportivo 52enne di Rosolina adesca baby calciatore

E’ iniziato a Venezia il processo contro il 52enne originario di Treviso e residente a Rosolina, accusato di violenza sessuale aggravata dal fatto che la vittima, all’epoca dei fatti, avvenuti nel 2023, avesse meno di quattordici anni.

Finto procuratore 52enne di Rosolina adesca baby calciatore

Secondo la ricostruzione dei fatti, l’accusato si era presentato come talent scout nel calcio giovanile, guadagnandosi la fiducia di un ragazzino di dodici anni in un impianto sportivo di Chioggia. Per convincere la vittima, il 52enne avrebbe esibito documenti falsi che attestavano presunte collaborazioni con squadre blasonate.

Dopo aver avvicinato il ragazzo, si era più volte appartato nello spogliatoio insieme al ragazzo chiedendo prestazioni sessuali con la promessa di fare carriera.

In seguito il finto procuratore avrebbe anche mandato immagini intime al ragazzino, chiedendo a lui di fare la stessa cosa. E’ proprio grazie a queste immagini, ritrovate nel cellulare del ragazzo, che i genitori hanno scoperto la verità e hanno denunciato la situazione.

Nel corso del processo, i genitori del ragazzo si sono costituiti parte civile. L’istruttoria proseguirà con l’audizione dei primi testimoni. L’imputato rischia una pena da 9 a 18 anni di reclusione.

Condannato anche un altro adescatore

Nell’inchiesta era rimasto coinvolto anche un altro adescatore, di origini straniere e residente a Feltre, nel Bellunese, accusato di aver adescato lo stesso ragazzino. Nel suo cellulare gli investigatori hanno rinvenuto migliaia di immagini pedopornografiche.

Il secondo imputato ha concluso il procedimento con il rito abbreviato, ottenendo una condanna a un anno e sei mesi di reclusione.