Stato di Emergenza

A Rovigo arrivano 30 nuovi agenti per fermare l’ondata di violenza

23enne colpito all’addome e ucciso, ferito gravemente anche un altro ragazzo. La sindaca: “Fermare questa deriva”

A Rovigo arrivano 30 nuovi agenti per fermare l’ondata di violenza

Nella tarda serata di sabato 19 luglio 2025, poco prima della mezzanotte, una violenta rissa è esplosa nei giardini delle Due Torri, alle spalle del monumento a Matteotti. Due gruppi di giovani, uno composto da persone di origine tunisina, l’altro da pakistani, si sono affrontati con coltelli e cocci di bottiglia.

Ad avere la peggio è stato Amine Gara, 23 anni, colpito all’addome con un collo di bottiglia rotta. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari del Suem 118, per lui non c’è stato nulla da fare. Insieme ad Amine è rimasto gravemente ferito anche un altro ragazzo, 30enne, anch’egli tunisino.

Amine Gara

Una scia di violenza inarrestabile

L’omicidio di Amine si inserisce in un clima di crescente allarme per la sicurezza cittadina. In appena tre settimane, Rovigo ha registrato quattro episodi gravi: il 30 giugno un pakistano ha accoltellato un cittadino indiano in un appartamento di viale Trieste; il 5 luglio, in via Carducci, un rumeno ha ferito un giovane albanese per motivi legati a una lite sentimentale; nello stesso periodo, una donna è stata aggredita e violentata nei pressi della stazione ferroviaria. Ora, con la morte di Amine Gara, la tensione ha superato il limite.

L’arrivo di trenta agenti per blindare la città

Come risposta immediata alla crescente spirale di violenza, sono arrivati a Rovigo trenta nuovi agenti di polizia. I rinforzi, inviati dal Ministero dell’Interno, sono stati dislocati per rafforzare il presidio del territorio sia nelle ore notturne che durante il giorno. La presenza visibile delle forze dell’ordine è diventata costante nei punti più sensibili, con controlli mirati, presidi mobili e un’intensificazione dell’attività di prevenzione. Si tratta di una misura straordinaria che mira non solo a contrastare episodi criminali già in atto, ma anche a ristabilire un clima di sicurezza percepita, fortemente compromesso.

Lunedì mattina è stato convocato un vertice urgente in Prefettura, alla presenza del prefetto Clemente di Tancredi, del questore Paolo Vomiero, del vicesindaco Bimbatti e dei referenti delle comunità tunisina e pakistana. Obiettivo: coordinare gli interventi di emergenza e rafforzare i controlli nelle aree più critiche della città.

La posizione della Regione Veneto

L’assessore regionale alla Sicurezza e al Territorio, Cristiano Corazzari, ha espresso profonda preoccupazione per l’omicidio di Amine Gara, 23enne tunisino ucciso durante una rissa nel centro di Rovigo. In una dichiarazione ufficiale, Corazzari ha definito l’episodio come un “fatto gravissimo” e ha annunciato l’intenzione di adottare misure straordinarie per ripristinare la sicurezza e la legalità in città.

È con grande sgomento che assistiamo all’ennesimo fatto criminale a Rovigo. Un giovane è stato ucciso ed uno ferito gravemente a seguito di una rissa tra tunisini e pachistani in pieno centro città. Non possiamo assolutamente accettare questa situazione!”

Ha dichiarato Corazzari.

“Vanno subito prese misure rigorose di prevenzione, contrasto e repressione di ogni fenomeno criminoso generato dalla presenza di queste bande criminali! Vanno prima di tutto difese con ogni mezzo le persone oneste che vogliono vivere la propria città nel rispetto della legge: Rovigo è una città aperta ed accogliente ma non c’è spazio per chi viene qui a delinquere!”, ha aggiunto.

L’assessore ha inoltre assicurato pieno supporto alle forze dell’ordine, sottolineando che «siamo pronti a chiedere misure straordinarie: in tal senso sono in stretto contatto col Prefetto e con il Sindaco che hanno già convocato un comitato per l’ordine e sicurezza».

Queste parole sottolineano l’urgenza e la determinazione delle istituzioni regionali nel contrastare la criminalità e nel garantire un clima di sicurezza a Rovigo.

Cristiano Corazzari, assessore regionale alla Sicurezza e al Territorio

La morte di Amine Gara ha colpito profondamente l’opinione pubblica, portando alla luce tutte le fragilità sociali di una città che, seppur di medie dimensioni, si trova ad affrontare dinamiche da grande metropoli.