Blitz antidroga dei Carabinieri di Castelmassa: in casa del pusher trovate 27 dosi di cocaina
Arrestato, per l’ipotesi di reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, un soggetto di origine nigeriana che vive a Ferrara

I Carabinieri della Compagnia di Castelmassa hanno proceduto all’arresto in flagranza, per l’ipotesi di reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, di un soggetto di origine nigeriana che vive a Ferrara (in copertina: immagine di repertorio).
Perquisizione in casa del pusher, trovate 27 dosi di cocaina
I militari della Stazione Carabinieri di Fiesso Umbertiano, dopo specifiche attività di indagine, hanno eseguito una perquisizione domiciliare, coadiuvati nella fase operativa da personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Castelmassa e Stazioni limitrofe (anche appartenenti al Comando Provinciale Carabinieri di Ferrara), nonché dalle unità cinofile antidroga “Corina” e “Garwin” di Torreglia.
All’interno dell’abitazione dell’interessato sono stati rinvenuti, 27 dosi di cocaina, confezionate e destinate pertanto alla vendita. Sia la perquisizione che il sequestro sono stati convalidati dalla Procura della Repubblica di Ferrara e la droga è stata sottoposta a sequestro penale.
Scatta l'arresto
Il soggetto è stato quindi dichiarato in arresto e messo a disposizione della Procura della Repubblica competente, che ha disposto di trattenerlo nelle camere di sicurezza in attesa di giudizio direttissimo.
L’Autorità Giudiziaria ha richiesto e ottenuto dal Tribunale, nella giornata di giovedì 3 luglio 2025, la convalida dell’arresto e la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, rinviando l’udienza per la celebrazione del rito abbreviato al mese di ottobre.
L‘operazione risulta esser frutto della sinergica collaborazione tra le articolazioni territoriali dell’Arma dei Carabinieri, e tra queste i nuclei cinofili, confermandosi ancora una volta come elemento fondamentale nel contrasto ai reati concernenti le sostanze stupefacenti. Attività, in questo caso, arricchita dallo sforzo di militari appartenenti a più Comandi, svolta con grande professionalità e coordinamento operativo, elementi inscindibili dal prezioso lavoro della Benemerita come presidio di sicurezza e legalità per i cittadini.
La violazione penale contestata è in ipotesi accusatoria e la responsabilità penale potrà essere accertata solo a seguito di processo con sentenza passata in giudicato sussistendo la presunzione di innocenza.