Dopo mesi di maltrattamenti

Strangola la moglie, poi credendola morta la avvolge in un tappeto e la nasconde sul terrazzo

Arrestato un 54enne con l’accusa di tentato omicidio aggravato e maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie convivente

Strangola la moglie, poi credendola morta la avvolge in un tappeto e la nasconde sul terrazzo
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La Procura della Repubblica di Rovigo ha ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di P.G., cittadino albanese del 1970, residente a Megliadino San Vitale, con l’accusa di tentato omicidio aggravato e maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie convivente, K.A..

Strangola la moglie, poi credendola morta la avvolge in un tappeto

La misura della custodia cautelare in carcere, richiesta dalla Procura e concessa dal Giudice per le indagini preliminari, è stata eseguita dai Carabinieri della Stazione di Piacenza d’Adige lo scorso 10 maggio 2025. L’intervento è frutto di un’indagine coordinata con il NORM dei Carabinieri di Este.

Secondo quanto ricostruito, il 6 maggio 2025 il 54enne avrebbe tentato di uccidere la moglie stringendole violentemente il collo con entrambe le mani fino a provocarle ematomi, petecchie, emorragie agli occhi, asfissia e perdita di coscienza. Non pago, avrebbe infierito su di lei colpendola ripetutamente alla testa, al volto, al torace e all’addome, fino a credere di averla uccisa. La moglie, priva di sensi e in una pozza di sangue, sarebbe poi stata trascinata sul terrazzo e coperta con un tappeto, in un gesto che avrebbe potuto provocarne la morte se non fosse stato per circostanze indipendenti dalla volontà dell’uomo.

Mesi di violenze

Le accuse comprendono anche maltrattamenti prolungati, iniziati il 26 agosto 2024 e proseguiti fino al giorno del tentato omicidio. La donna sarebbe stata vittima di minacce gravi e quotidiane, violenze psicologiche e fisiche, limitazioni alla libertà personale ed economica, e aggressioni, tra cui un episodio documentato il 26 agosto 2024, in cui fu colpita al viso, al torace e alle braccia.

L’arresto è stato motivato dalla gravità dei fatti e dal concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa natura. La Procura ha sottolineato l'importanza di una corretta informazione su un fatto di così rilevante impatto per la comunità territoriale.

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