Due truffatori tentano di raggirare anziane con il finto incidente, fermati dai Carabinieri
I due malviventi, residenti nelle province di Napoli e Pescara, sono stati denunciati dopo aver tentato di truffare due signore anziane a Lusia

I Carabinieri di Lendinara hanno denunciato alla Procura della Repubblica due truffatori italiani, uno residente in provincia di Napoli e l’altro a Pescara, ritenuti responsabili di aver tentato, a Lusia, due colpi in danno di altrettante signore anziane del paese, nonché del reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
La prima truffa
Il primo tentativo di truffa è avvenuto nei confronti di una residente del paese, contattata telefonicamente da uno dei due uomini che si è spacciato per maresciallo dei Carabinieri. Con il pretesto di un incidente stradale che avrebbe coinvolto uno dei suoi figli, l'uomo ha cercato di convincere la vittima a consegnare 11.500 euro per “risolvere la questione”. I militari, già allertati per una possibile truffa in corso, sono giunti sul posto individuando rapidamente un’autovettura sospetta con due uomini a bordo.
Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno sequestrato due dispositivi di radiolocalizzazione, un cutter con lama lunga e due grossi cacciaviti. La rapida indagine ha confermato il contatto telefonico tra l’anziana e uno dei due fermati.
Il secondo tentativo
Poco dopo, gli inquirenti hanno ricostruito un secondo episodio analogo: un’altra anziana di 84 anni, sempre residente a Lusia, era stata contattata con lo stesso schema, ma è riuscita a evitare il raggiro grazie al tempestivo intervento della figlia, che l'ha messa in guardia prima che potesse cadere nella trappola.
La Procura della Repubblica di Rovigo ha convalidato le operazioni di perquisizione e sequestro, e ha autorizzato la diffusione del comunicato per l’importanza pubblica dell’informazione. I due indagati, ritenuti responsabili anche del reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, sono stati segnalati all’Autorità provinciale di pubblica sicurezza per l’emissione di un foglio di via obbligatorio, che impedirà loro di tornare a Lusia per diversi anni.