Contrae la malaria durante un viaggio di lavoro in Africa: morto il 58enne Luigi Bovolenta
Originario di Corbola, era un professionista impegnato nella gestione forestale sostenibile nel continente Africano
Il 58enne Luigi Bovolenta, originario di Corbola, è purtroppo deceduto dopo aver contratto la malaria durante un viaggio di lavoro in Africa.
Contrae la malaria durante un viaggio di lavoro in Africa
Stimato dottore forestale, il rodigino Luigi Bovolenta aveva dedicato la sua vita professionale alla salvaguardia delle foreste tropicali. Dal 2000 lavorava come auditor per la gestione forestale sostenibile, operando per conto di Control Union, un organismo internazionale accreditato per vari standard ambientali.
La sua missione lo aveva dunque portato a viaggiare frequentemente in Africa, in particolare nel bacino del fiume Congo, un'area di straordinaria biodiversità ma anche di grandi sfide sanitarie.
Durante le festività natalizie, Bovolenta era rientrato in Italia per trascorrere del tempo con la famiglia. Tuttavia, i primi sintomi della malaria si sono manifestati poco dopo il suo arrivo, peggiorando rapidamente fino a condurlo alla morte il giorno dell'Epifania. Le autorità sanitarie ipotizzano che la zanzara portatrice della malattia possa averlo punto proprio durante una delle sue trasferte nelle aree rurali.
Alcuni dati
La malaria è una malattia infettiva causata da parassiti del genere Plasmodium, trasmessi all'uomo attraverso la puntura di zanzare infette del genere Anopheles. Nonostante i progressi della medicina, la malaria continua a rappresentare una minaccia significativa in molte regioni tropicali e subtropicali del mondo.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2020 si sono registrati oltre 240 milioni di casi di malaria a livello globale, con più di 600mila decessi. La maggior parte delle vittime sono bambini sotto i cinque anni e adulti che vivono in aree endemiche, ma anche i viaggiatori internazionali, come Bovolenta, possono essere a rischio.
Un altro caso nel Trevigiano
Neanche un mese fa, esattamente il 16 dicembre 2024, anche il trevigiano Andrea Poloni, 55 anni, è stato trovato morto nella sua abitazione. Il decesso è stato causato da una forte febbre con emorragia, sopraggiunta pochi giorni dopo il suo ritorno da un viaggio in Congo.
Poloni era rientrato dal paese con sintomi che hanno fatto sospettare una febbre emorragica. Le prime analisi hanno evidenziato una positività alla malaria, a renderlo noto è stata la dottoressa Francesca Russo, responsabile della Direzione Prevenzione della Regione del Veneto.