Rovigo piange il fumettista Andrea Barion: il 45enne è stato trovato senza vita nella sua casa a Borsea
La tragica notizia della sua scomparsa è circolata domenica 3 novembre 2024: "Svario" manteneva viva la sua passione per la cucina e per la musica
Andrea Barion, noto fumettista di Rovigo, è stato trovato senza vita nella sua casa la scorsa domenica 3 novembre 2024.
Rovigo piange il fumettista Andrea Barion:
Rovigo sotto shock per la morte improvvisa e inaspettata di Andrea Barion, "Svario" per gli amici: un rodigino di 45 anni molto legato al suo Polesine, che conosceva nei suoi angoli più poetici e in quelli più aspri.
La tragica notizia è circolata domenica 3 novembre 2024: il 45enne viveva a Borsea dove è stato trovato senza vita probabilmente a seguito di un gesto estremo.
Barion era un fotografo dall'occhio delicato e un fumettista, nonché un grande appassionato di cucina. Con Francesco Casoni, nel 2017 avevano pubblicato insieme a Rem una graphic novel intitolata "Herschel & Svarion" che raccontava con vignette la storia di Polleggiao: un rivoluzionario che negli anni ’80 realizzò un’esperienza di Repubblica socialista autonoma sull’isola di Bosgattia, ossia il “Balutin” che sorge in mezzo al Po davanti a Papozze.
Colpito fin dalla giovane età da un triste lutto per la morte della mamma, Andrea manteneva viva la sua passione per la cucina, la musica, specialmente il punk, e soprattutto per i gatti, suoi fedeli compagni.
Uomo dalle idee anarchiche e dalle passioni intense, è descritto da tutti come un amico generoso: aveva collaborato a numerose manifestazioni per la Pace, contro la violenza e le discriminazioni.
"Ai tuoi occhi belli - lo ricordano in un caloroso post su Facebook - al colore del mare, alla tua anarchia, al tuo sorriso, ai tuoi passi di danza, i fumetti, i sorrisi, a tutto quello che è stato, alla vita un unico un ballo di maschere, alle tue solitudini, a tutto ciò che eri, alla dolcezza dei tuoi modi, ad ogni volta che abbiamo suonato ed eri lì. A te, Sva, che hai lasciato per sempre il carcere del dolore quotidiano. Da tutti i Marmaja, perdono Andrea Sva"