L'esito dell'udienza preliminare

Intascano milioni per lavori edilizi mai fatti: in nove a processo a Rovigo per la truffa del "bonus facciate"

Le accuse riguardano tentativi di indebita percezione di erogazioni pubbliche, false attestazioni a ente pubblico, truffe aggravate ai danni di ente pubblico, autoriciclaggio, riciclaggio e favoreggiamento personale

Intascano milioni per lavori edilizi mai fatti: in nove a processo a Rovigo per la truffa del "bonus facciate"
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Si è tenuta il 2 luglio 2024  l'udienza preliminare presso il Tribunale di Rovigo riguardante il procedimento penale sulle cosiddette truffe del bonus facciate.

Truffa del "bonus facciate"

Dopo le indagini della Guardia di Finanza, la Procura della Repubblica di Rovigo ha richiesto il rinvio a giudizio per nove persone e una società.

Gli imputati sono accusati di tentativi di indebita percezione di erogazioni pubbliche, false attestazioni a ente pubblico, truffe aggravate ai danni di ente pubblico, autoriciclaggio, riciclaggio e favoreggiamento personale. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Rovigo, hanno permesso di ricostruire le modalità della truffa.

Gli imputati avrebbero creato crediti fiscali fittizi relativi a lavori edilizi mai realizzati, utilizzando false deleghe e professionisti abilitati per inserire dati falsi nel portale dell'Agenzia delle Entrate. Questi crediti venivano poi venduti alle Poste Italiane, che li acquistavano ignare della loro falsità, per un totale di 2.186.618,73 euro. I proventi delle truffe venivano poi riciclati tramite trasferimenti bancari e operazioni in contanti.

La Procura ha ottenuto il sequestro preventivo di denaro e crediti fittizi, nonché misure cautelari personali. Sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 754.169,21 euro e crediti fittizi per un valore di 2.895.581,00 euro.

L'udienza preliminare

Durante l'udienza preliminare, l'imputato F.G. ha ottenuto la messa alla prova con sospensione del processo. Le imputate C.G. e O.A. hanno patteggiato rispettivamente pene di otto e quattro mesi di reclusione, con la pena sospesa. L'imputato A.A. ha patteggiato una pena di quattro anni di reclusione e 8.800 euro di multa, oltre alla confisca di somme significative.

L'imputato L.A. ha patteggiato tre anni di reclusione, con l’udienza rinviata al 17 dicembre 2024 per verificare i presupposti del patteggiamento. L'imputato C.M. e la società T.T.I. srl hanno optato per il rito abbreviato, con udienza fissata per il 17 dicembre 2024. Gli imputati M.M., A.A. e R.L. non hanno richiesto riti alternativi e si è proceduto alla discussione, con rinvio a giudizio per l'udienza collegiale del 3 ottobre 2024.

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