La Procura ha trovato Fleximan: il giustiziere degli autovelox ora ha un nome
Si tratta di un uomo di 42 anni già noto alle forze dell'ordine, nato in provincia di Padova ma residente in polesine.
Ora Fleximan ha un nome, un cognome e pure una denuncia da parte della Procura della Repubblica di Rovigo.
L'uomo accusato di aver dato il via a un fenomeno poi diventato nazionale si chiama Enrico Mantoan, ha 42 anni, è un operaio manutentore per impianti a gas ed ex vigile del fuoco.
Era residente a Este, nel Padovano, ma è stato cancellato dall'anagrafe ed è stato rintracciato in un bed and breakfast di Ariano Polesine, in provincia di Rovigo.
Gli elementi contro di lui sono stati raccolti attraverso l'analisi delle celle telefoniche e i filmati di alcune telecamere.
Indagini intense per rispondere alla sfida
Le azioni di Fleximan, che abbatteva gli autovelox lungo le strade del polesine, sono state vissute come una sfida da parte delle forze dell'ordine che si sono messe pancia a terra a cercare il responsabile di questi atti. La Procura della Repubblica di Rovigo procede per più fatti di danneggiamento aggravato avvenuti in comuni del Circondario di competenza, tra cui alcuni in Provincia di Rovigo con la recisione con uno strumento da taglio di n. 5 autovelox fissi posti lungo la sede stradale nei Comuni di Bosaro, Corbola, Taglio di Po e Rosolina.
Per questi fatti si procede a carico di un soggetto noto, M.E. (classe 1982) per i reati, formulati in ipotesi accusatoria, di danneggiamento aggravato a beni esposti per necessità o consuetudine alla pubblica fede e di interruzione di pubblico servizio di cui all’art.340 c.p. commessi in Corbola (RO) il 24.12.2023 (persona offesa Comune di Corbola), in Taglio di Po (RO) il 24.12.2023 (persona offesa Comune di Taglio di Po), in Rosolina (RO) il 03.01.2024 (persona offesa Comune di Rosolina), in Bosaro (RO) il 19.05.2023 (persona offesa Comune di Bosaro), in Bosaro (RO) il 19.07.2023 (persona offesa Comune di Bosaro).
Le indagini sono state delegate ai Carabinieri di Adria, NOR, che hanno eseguito accertamenti sui luoghi e varchi, nonché altre investigazioni di natura tecnica, riscontri su tabulati e celle, perquisizione e sequestri, acquisizioni denunce-querele e altra attività di indagine. A seguito degli esiti di indagine la Procura della Repubblica di Rovigo ha avviato anche un accertamento tecnico con le garanzie della difesa sul contenuto di quanto rinvenuto in sede di perquisizione e sottoposto a sequestro in relazione ai fatti reato ipotizzati.