Covid, Zaia: “Picco a metà novembre” | +1.544 positivi in Veneto | Dati 2 novembre 2020
Il Presidente della regione ha riferito al premier Conte la situazione del proprio territorio.
Il Governatore ha parlato anche dell’imminente Dpcm.
Il bollettino
Sono molti i temi affrontati dal Governatore Luca Zaia durante la conferenza stampa di oggi, lunedì 2 novembre 2020. Il bollettino di oggiregistra un incremento di 1544 unità nelle ultime 24 ore, potando a 32933 gli attualmente positivi, 15743 in isolamento. In ospedale ci sono 981 pazienti in area non critica, 141 in terapia intensiva con un più 5 rispetto al giorno precedente. Nove i morti nelle ultime 24 ore.
Il Governatore Luca Zaia ha ribadito la sua posizione in merito alle eventuali chiusure contenute nel Dpcm che dovrebbe essere presentato questa sera dal Presidente del Consiglio Conte. “No a lockdown generalizzato, sì a misure restrittive locali”. E ha presentato anche delle proiezioni sul futuro della curva, provando a ipotizzare la data del picco.
Covid: le prossime misure
Scelte nazionali e scelte regionali. Misure che riguardano tutti gli italiani e regole da declinare sui singoli territori. E la polemica, avanzata dai detrattori del Presidente della regione, in merito a presunte riunce sul tema dell’autonomia. Zaia ha affermato:
“Non c’è urgenza di chiudere la gente in casa, ma si deve discutere su due temi: scuola e distanziamento. Temi di competenza nazionale e temi di competenza regionale. Al momento non ci sono soluzioni come quelle prese a marzo, non ci sono i presupposti. Noi siamo pronti a intervenire con restrizioni ma non sul fronte delle attività produttive”.
Ha le idee chiare il Governatore Luca Zaia, nell’ambito delle scelte da prendere nel prossimo imminente futuro, anche a fronte del prossimo Dpcm che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte presenterà questa sera e che potrà, in qualche misura, influenzare anche le decisioni da prendere regione per regione.
“Importante fare un gioco di squadra. C’è un mosaico da comporre. C’è anche l’aspetto della comunicazione da prendere in considerazione: noi abbiamo un pluralismo ma in un momento del genere, le polemiche destabilizzano. Noi in Regione abbiamo fatto sempre tutto quello che ci spettava, e non esiste alcuna rinuncia sull’autonomia. Ma alcune decisioni le deve prendere lo Stato. Stiamo a vedere cosa verrà fuori con il Dpcm, noi faremo la nostra parte“.
Il picco a metà novembre
Per quanto riguarda l’andamento della pandemia, il Governatore è sicuro di un aspetto. Zaia ha affermato:
“Ogni ondata ha avuto un inizio, un picco e una decrescita. E’ stato così a febbraio marzo e sarà così anche ora. Secondo i dati di cui disponiamo possiamo ipotizzare un picco a metà novembre, tra il 15 e il 20“.