Crisi idrica, un tubo che attraversa il Po per collegare il Polesine all'alta padovana
Un tubo di oltre 150 km collegherà Porto Tolle con la centrale di Camazzole, a Carmignano di Brenta, passando sotto il Po
Contro la crisi idrica e la siccità, in Polesine arriva una soluzione innovativa che eviterà di prelevare l'acqua del Po e di utilizzare un dissalatore per avere acqua potabile. Un tubo di oltre 150 km collegherà Porto Tolle con la centrale di Camazzole, a Carmignano di Brenta, passando sotto il Po. L'ultima fase del progetto era stata annunciata dal Presidente della Regione Zaia a fine aprile e proprio in questi giorni è iniziata la fase più delicata: l'attraversamento del fiume.
Crisi idrica, un tubo che attraversa il Po per collegare il Polesine all'alta padovana
Un tubo che attraversa il Po da una sponda all'altra e collega la centrale di Camazzole, a Carmignano di Brenta, con Porto Tolle per portare nel Delta l'acqua potabile dell'area pedemontana. E' questa la straordinaria opera iniziata a marzo per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e della crisi idrica, costata 3milioni di euro. I lavori, secondo le previsioni, saranno ultimati entro fine maggio.
Durante la scorsa estate la siccità e la risalita del cuneo salino avevano spinto la società AcqueVenete a noleggiare un dissalatore per depurare l'acqua del Po e immetterla nell'acquedotto di Porto Tolle. Quest'anno non sarà necessario: l'acqua potabile arriverà nel Delta grazie a un lungo tubo dal diametro di 500 millimetri che attraverserà il Po da una sponda all’altra, all’interno del quale verrà inserito un tubo in ghisa dal diametro più piccolo in cui scorrerà l’acqua.
La sfida dei cambiamenti climatici deve essere affrontata con soluzioni innovative. Oltre a questa condotta che attraversa il Po, a Porto Tolle si trova un cantiere, sul ramo del Po di Venezia, dove verrà realizzata una barriera, il "piccolo Mose" per trattenere l'acqua dolce del Po, da usare come riserva in caso di siccità e risalita del cuneo salino.