In funzione dalla prossima estate

Siccità e cuneo salino: sul Delta del Po un "piccolo Mose" per trattenere l'acqua dolce

Un'opera da 3 milioni di euro, ma i benefici quantificati sarebbero di gran lunga superiori: potranno essere raccolti un milione di metri cubi d'acqua dolce

Siccità e cuneo salino: sul Delta del Po un "piccolo Mose" per trattenere l'acqua dolce
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Il cuneo salino minaccia la sopravvivenza del Delta del Po: la scorsa estate 2022 l'acqua salata è risalita per oltre 40 km all'interno del Po, creando grossi problemi alle colture. Per la prossima estate, invece, sarà conclusa una nuova opera per bloccare questo fenomeno e regolare l'entrata e l'uscita dell'acqua dolce: un "piccolo Mose" situato proprio nel Delta.

Siccità e cuneo salino: sul Delta del Po un "piccolo Mose" per trattenere l'acqua dolce

La costruzione di un "piccolo Mose" nel Delta del Po è già a buon punto, come ha spiegato Rodolfo Laurenti, vice direttore Consorzio di Bonifica Delta del Po, al Tgr Veneto:

“Le lavorazioni sono già in fase avanzata, ora si tratta di salire con l’elevazione dei calcestruzzi e installare le paratoie. Entro l’estate questa regolazione dovrà già avvenire per poter distribuire acqua d’irrigazione ai campi circostanti”.

Il cantiere si trova a Porto Tolle, sul ramo del Po di Venezia, dove verrà realizzata una barriera, il "piccolo Mose" per trattenere l'acqua dolce del Po, da usare come riserva in caso di siccità e risalita del cuneo salino.

Un progetto per cui ci sono voluti sette anni, tra autorizzazioni, ricorsi e fallimenti di imprese, ma ora non si può più aspettare e finalmente il cantiere è stato aperto e i lavori procedono spediti per far sì che sia in funzione già dalla prossima estate.

Un'opera da 3 milioni di euro, ma i benefici quantificati sono di gran lunga superiori, infatti avere un bacino di un milione di metri cubi d'acqua dolce a servizio di 1750 ettari è una grande risorsa per il Polesine.

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