Una barriera per bloccare il cuneo salino: arrivano i fondi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Il MIT ha stanziato 19,8 milioni per fronteggiare l'emergenza idrica in tutta Italia, tra i progetti rientra quello del Consorzio di Bonifica Delta del Po
Il dramma della risalita del cuneo salino quest'anno ancora non è stato registrato, ma la terribile siccità della scorsa estate ha permesso all’acqua salata di arrivare a oltre 40 km dalla foce e gli effetti si sentono ancora adesso: i canali e le falde sono ancora salate. Ma finalmente arrivano i finanziamenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la progettazione di una nuova opera per il contrasto al cuneo salino nel tratto de Po di Pila affidata al Consorzio di Bonifica Delta del Po.
Una barriera per bloccare il cuneo salino: arrivano i fondi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Dopo anni di analisi, studi e confronti finalizzati ad individuare una soluzione definitiva al problema causato dalla risalita del cuneo salino lungo i rami terminali del fiume Po, che ha coinvolto ormai tutto il suo delta fino all’incile del Po di Goro, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha firmato in questi giorni il decreto con il quale viene finanziata l’attività di progettazione di una nuova opera a protezione dell’intrusione del cuneo salino da realizzare alla foce del fiume Po.
Si tratta di un’unica opera, da realizzare nel tratto terminale del Po di Pila, che andrà a risolvere il problema della risalita del cuneo salino lungo tutti i rami del Delta del Po, ideata e localizzata dopo aver analizzato ipotesi alternative le quali però non garantivano lo stesso risultato e beneficio complessivo esteso a tutto il Delta del Po.
“E’ un grande risultato non soltanto per il delta del Po ma per tutto il bacino idrografico del fiume Po” afferma Adriano Tugnolo – Presidente del Consorzio di bonifica Delta del Po. Dopo anni di confronti, grazie alla proposta formulata dalla Regione del Veneto nell’ambito del proprio PRRR, alle analisi e valutazioni dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po che ha valutato positivamente la proposta e l’idea progettuale, ma anche grazie all’interessamento di tutti coloro i quali hanno a cuore l’annosa soluzione ad un problema che, negli anni, ha aumentato la sua gravità e le sue conseguenze aumentando il rischio di “desertificazione” in aree sempre più ampie del delta del Po, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha dato avvio alla fase di progettazione dell’opera.
Il Presidente Adriano Tugnolo conclude spiegando di aver fin da subito coinvolto il Direttore, Ing. Giancarlo Mantovani, e tutto il personale degli uffici consorziali affinché vengano coinvolte e coordinate le varie ditte e professionalità che andranno a comporre il gruppo di lavoro progettuale al fine di ridurre al massimo le tempistiche necessarie alla presentazione del progetto e all’ottenimento di tutti i pareri autorizzativi necessari, senza dimenticare che si tratta di un’opera in un’area a forte valenza agricola, idraulica e ambientale.