Arianna Lazzarini nel distretto della Giostra: "Eccellenza che va sostenuta"
La deputata leghista: "Questo distretto va valorizzato: sono tornata qui come promesso in campagna elettorale, ora iniziamo un percorso ma serve gioco di squadra"
Arianna Lazzarini ha mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale e venerdì pomeriggio è tornata in Alto Polesine ad incontrare aziende e sindaci per raccogliere le loro istanze e portarle a Roma, svolgendo il ruolo di cinghia di trasmissione tra il parlamento ed il territorio.
Un fiore all'occhiello da valorizzare
“Il distretto della Giostra è un fiore all’occhiello non solo per il Polesine ma per tutto il Veneto. È importante sostenere e supportare questo territorio e queste aziende che hanno problemi concreti a cui bisogna iniziare a mettere mano per davvero”.
Assieme ad Anna Marchesini Sindaco Comune di Melara e ora presidente consorzio della giostra, Lara Chiccoli Sindaco di Bergantino e Lucia Ghiotti Sindaco di Salara, la deputata eletta nel collegio Polesine - bassa padovana ha incontrato Gianluca Fabbri ditta Fabbri Group, David Lamborghini ditta Park Rides Lamborghini, Matteo Stefani ditta C.M., Fabio e Christian Martini ditta Technical Park e infine Francesco Losi ditta Fun-Led.
"I problemi sono diversi - dice la deputata leghista - la mancanza di infrastrutture adeguate è certamente sentita perché contribuisce a rendere difficoltoso il transito in questo territorio e quindi aumenta il tempo necessario per arrivare in questi comuni; anche questo fattore gioca un ruolo in un altro dei problemi che è la mancanza di manodopera.
Ci sono persone che magari abitano a 40/50 km da queste aziende che però non vengono a lavorare qui perché per percorrere questa distanza serve anche un’ora e mezza. Quindi per dare risposta alla richiesta di addetti che esprime il settore, bisogna agire sia sul collegamento con le scuole che su quello infrastrutturale con il resto del Veneto.
La nostra regione, grazie soprattutto al Polesine, produce circa il 60% delle giostre presenti nel mondo; queste aziende hanno clienti dagli USA al Qatar ma fanno fatica a trovare persone disposte a lavorare qui e di conseguenza a soffrire sono anche i comuni che fanno i conti con il calo demografico.
Infine il tema della burocrazia ed i relativi costi: queste aziende sono costrette a rispettare vincoli e regole che invece i loro concorrenti del resto del mondo non hanno, a partire ad esempio da quelle in essere per i trasporti”.
Cosa fare?
“Le questioni sul tavolo sono tante ma già iniziare a tirarle fuori è importante perché è ilprimo passo verso la soluzione.
Ovviamente bisogna lavorare su più livelli: io sono pronta a fare la mia parte a Roma, assieme agli amministratori del territorio perché queste questioni si potranno risolvere solo se tutte le istituzioni faranno squadra e lavoreranno insieme.Penso che la prima cosa sia far sentire ad aziende, sindaci e cittadini che non devono sentirsi soli poiché adesso inizia un percorso collaborativo per affrontare e risolvere questi problemi. Sono un sindaco e so bene che il rapporto con i cittadini si basa su chiarezza e fiducia: se si prende un impegno poi bisogna portarlo a termine. Mi ero impegnata a tornare qui dopo le elezioni e l’ho fatto, oggi mi impegno a fare la mia parte e lo farò ma è ovvio che serve la collaborazione da parte di istituzioni ed aziende. Quello che ho visto qui mi ha davvero colpita, c’è un potenziale importante che va valorizzato, sostenuto e messo in rete con il resto del Veneto e del Paese”.