Provincia di Rovigo

Influenza aviaria anche in Polesine: otto i casi di positività

Il Veneto è la regione più colpita, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna

Influenza aviaria anche in Polesine: otto i casi di positività
Pubblicato:

La diffusione dell'influenza aviaria è sempre più preoccupante per l'Italia. La regione più colpita attualmente è il Veneto, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna. L'Istituto zooprofilattico delle Venezie sta monitorando la situazione e ha registrato ben otto casi anche in Polesine, situazione allarmante anche sul Garda.

Influenza aviaria anche in Polesine: otto i casi di positività

L'influenza aviaria torna a preoccupare il mondo intero e anche l'Italia. Otto casi sono stati riscontrati anche in Polesine da novembre a febbraio, cinque in uccelli selvatici e tre in allevamenti avicoli.

Secondo quanto riportato dall'Istituto zooprofilattico delle Venezie, che monitora la situazione italiana, nel nostro paese sono 79 i casi di positività in uccelli selvatici rilevati da settembre 2022 (gabbiani, alzavole, germani e altri esemplari di rapaci e anatidi), solo 30 i casi rilevati tra gli allevamenti di pollame.

"Il persistere di casi nei selvatici evidenzia la continua circolazione di H5N1 sul territorio italiano in linea con quanto sta avvenendo in altri paesi europei ed extra europei in cui si registra un aumento di casi anche nel pollame e nei mammiferi selvatici, e in cui sono stati segnalati anche sporadici casi in mammiferi domestici. - Spiega in una nota l'Istituto zooprofilattico delle Venezie - Negli uccelli domestici la situazione è più favorevole, dopo la drammatica ondata epidemica di H5N1 HPAI che ha investito prevalentemente il nordest nell’inverno 2021-2022, con 317 focolai negli allevamenti. L’ultimo focolaio nel pollame risale infatti al 23 dicembre 2022, portando a 30 il numero dei casi confermati da settembre 2022."

I focolai sono stati riscontrati principalmente in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, con ben 19 casi in Veneto.

Tuttavia, sempre secondo l'Istituto zooprofilattico delle Venezie, "l’evoluzione della situazione dell’influenza aviaria a livello globale negli ultimi mesi ha sollevato una certa preoccupazione fra la comunità scientifica internazionale. Dopo i casi confermati di trasmissione del virus H5N1 ad alta patogenicità (HPAI) dagli uccelli in alcune specie di mammiferi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Woah) hanno invitato tutti i paesi ad innalzare il livello di allerta sull’arrivo di una nuova pandemia di influenza nella popolazione umana sostenuta da un virus di origine aviare.

Secondo i dati epidemiologici del Centro di referenza nazionale ed europeo per l’influenza aviaria presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), in Italia la circolazione del virus H5N1 fra gli uccelli selvatici è in aumento, con il rischio che questi possano trasmettere il virus agli allevamenti avicoli. Il ministero della Salute ha diramato pochi una nota, indirizzata a tutti i Servizi veterinari regionali e agli Istituti Zooprofilattici italiani, in cui ravvisa la necessità di rafforzare la sorveglianza dei volatili selvatici e l’applicazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli".

Seguici sui nostri canali