Siccità, febbraio senza pioggia: la portata del Po è scesa del 58%
Dati preoccupanti quelli emersi dall'ultimo bollettino di Arpav, che ha rilevato solo 3mm di precipitazioni in Veneto per il mese di febbraio
Solo 3mm di pioggia in Veneto per il mese di febbraio, i dati emersi dall'ultimo bollettino di Arpav segnalano un calo drammatico delle precipitazioni che ha influenzato anche la portata del Grande Fiume.
Siccità, febbraio senza pioggia: la portata del Po è scesa del 58%
"Segnali di siccità moderata sulla provincia di Rovigo" si legge sull'ultimo bollettino di Arpav, ma la situazione è sempre più drammatica. Nel mese di febbraio 2023 in Veneto sono caduti 3 mm di precipitazione: "la media del periodo 1994-2022 è di 60 mm (mediana 48 mm). Gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono pressoché nulli (-96%) e sono stimabili in circa 46 milioni di m3 di acqua. Apporti simili erano stati misurati nel 1997 (4 mm), 2000 (6 mm), 2003 (7 mm) e nel 2020 (7 mm). Inoltre, negli anni 1998, 1999, 2001, 2005 e 2012 erano stati misurati apporti inferiori a 20 mm."
Le scarse precipitazioni mettono a rischio la sopravvivenza dei fiumi, il Po (misurato a Pontelagoscuro) ha raggiunto un deflusso mensile inferiore del 58%. La carenza di acqua è una preoccupazione soprattutto per l'agricoltura, in vista dell'inizio della stagione irrigua. I fiumi infatti servono per riempire gli invasi che si utilizzano per i campi, ma quest'anno è stato difficile riuscire a raccogliere l'acqua necessaria: il livello dell'invaso del Consorzio di Bonifica Adige Po a Castelguglielmo, ad esempio, è inferiore di mezzo metro.
“L’unica cosa è sperare che cominci a piovere in modo tale da riuscire a dare portata ai fiumi e che noi possiamo derivarla e invasarla. - ha spiegato Giancarlo Mantovani, direttore Consorzio Bonifica Adige Po al TGR - La preoccupazione c’è perché l’anno scorso per alcune settimane non siamo riusciti a derivare acqua dall’Adige e in alcuni momenti neanche dal Po perché i livelli erano talmente bassi che le pompe non riuscivano a prelevarla".
Investimenti in infrastrutture idriche primarie
Col decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili è stato disposto, in attuazione di quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un finanziamento per “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico”.
Il finanziamento, in particolare, verte ad incrementare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico di importanti aree urbane, la sicurezza e la resilienza delle reti, compreso l’adattamento ai cambiamenti climatici e la capacità di trasporto della risorsa.
- “Risorse aggiuntive PNRR (€ 900.000.000,00)”, relativo al progetto dei lavori di “Completamento del sistema canali Adigetto – Scortico – Malopera ed opere idrauliche connesse per l’irrigazione di 50.000 ettari”, CUP F57H21005880001, per un importo pari a euro 30.000.000,00, a valere sul PNRR – Missione 2 – Componente 4 – Investimento 4.1 (Codice PNRR- M2C4-I4.1-A1-15);
- “Risorse già programmate su legislazione vigente (interventi coerenti ed imputabili sul PNRR), proveniente dal 1° Stralcio Piano Nazionale – Sezione Invasi DPCM del 17 aprile 2019, codice 518/40, Convenzione n.99 del 24/10/2019 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici, Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche) ed il Consorzio di Bonifica Adige Po, per il progetto dei lavori di “Collettamento acque meteoriche e bacinizzazione asta del canale Bresega in comuni diversi ai fini dell’accumulo e successiva distribuzione della risorsa idrica”, CUP: F13E19000050001, per un importo pari a euro 4.000.000,00 a valere sul PNRR – Missione 2 – Componente 4 – Investimento 4.1 (Codice PNRR- M2C4-I4.1-A3-9).