Donati 10mila euro all'Ospedale di Rovigo: per combattere l'alopecia da chemioterapia
Il contributo della Banca del Veneto Centrale per acquistare caschi refrigeranti per la prevenzione della perdita dei capelli nelle donne sottoposte a chemioterapia
La perdita di capelli soprattutto per le donne sottoposte a chemioterapia è uno degli effetti collaterali con maggiore impatto sulla salute psicologica dei pazienti. Il contributo di diecimila euro donato dalla Banca del Veneto Centrale è destinato all’acquisto di caschi refrigeranti per la prevenzione dell’alopecia da chemioterapia.
Donati 10mila euro all'Ospedale di Rovigo: per combattere l'alopecia da chemioterapia
Un importante gesto di solidarietà nei confronti della sanità veneta, da parte di Banca del Veneto Centrale, che ha donato la somma di diecimila euro all’Azienda Ulss 5 Polesana. La donazione è destinata all’acquisto di caschi anti alopecia per donne sottoposte a chemioterapia nel reparto di Oncologia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo.
La perdita dei capelli (Alopecia) è un effetto collaterale molto comune della chemioterapia. L’alopecia non ha ripercussioni mediche, ma ha un forte impatto psicologico, specialmente per le donne. Attraverso l’utilizzo di un presidio specifico, una sorta di calotte refrigerante, è possibile prevenire e rallentare la caduta dei capelli e di conseguenza donare autostima soprattutto alle donne sottoposte alla chemioterapia.
"A nome di tutta l’Azienda Ospedaliera 5 Polesana, ringrazio Banca del Veneto Centrale per l’importante donazione dedicata al presidio ospedaliero di Rovigo– commenta il Direttore Generale Patrizia Simionato - Conosciamo l’impegno e la sensibilità che questo Istituto di credito annualmente rinnova nei confronti del territorio in genere e dell’ambito sanitario in particolare. Una vicinanza che viene dimostrata con attenzione, supportando la ricerca finalizzata al miglioramento di pratiche cliniche e rispondendo alle esigenze del momento".
La cerimonia di consegna si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Casalini, sede rodigina della banca, in presenza di Gaetano Marangoni e Lorenzo Liviero, rispettivamente presidente e vicepresidente vicario dell’istituto di credito cooperativo, e del Direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Azienda Ulss 5, il dr. Marcello Mazzo.
"L’operazione – ha dichiarato il presidente Gaetano Marangoni – fa parte di una serie di interventi che la banca sta finanziando nelle diverse Unità Socio Sanitarie dell’area di competenza, che comprende il territorio vicentino, padovano e polesano. La nostra BCC nella sua continua attività di sostegno al territorio, ha sempre tenuto in particolare considerazione le richieste provenienti dal mondo della Sanità. Abbiamo accolto con molto favore la proposta dei caschi anti alopecia, l’iniziativa è volta a migliorare la qualità della vita delle pazienti che frequentano quotidianamente il reparto oncologico dell’Ospedale di Rovigo".
"La perdita di capelli – ha sottolineato il dottor Marcello Mazzo - è uno degli effetti collaterali più difficili da accettare da parte del paziente e contribuisce alla percezione negativa delle cure oncologiche. Con questo strumento vogliamo garantire un netto miglioramento di questo effetto collaterale con una percentuale di successo anche del 90%. Siamo profondamente grati a Banca del Veneto Centrale che ha voluto con tanta generosità donarci questo strumento che contribuisce all'umanizzazione delle cure".
Soddisfatto anche il vicepresidente Lorenzo Liviero, che ha evidenziato come questa donazione, oltre a contribuire a un ulteriore passo verso il miglioramento dei servizi sanitari offerti nel nostro territorio, intenda rappresentare, altresì, una attestazione di fiducia nei confronti della sanità del territorio e dei professionistiche quotidianamente vi lavorano.