Palazzo Roverella apre le porte a Renoir: dal 25 febbraio al 25 giugno
La mostra inaugurata sabato scorso, in occasione del 182° anniversario della nascita del pittore francese
(Foto di copertina da Facebook)
Un Renoir inedito esposto a Palazzo Roverella, nella mostra curata da Paolo Bolpagni.
Palazzo Roverella apre le porte a Renoir: dal 25 febbraio al 25 giugno
E' stata inaugurata sabato scorso, 25 febbraio 2023, l'attesissima mostra "Renoir: l'alba di un nuovo classicismo", a Palazzo Roverella. In occasione del 182° anniversario della nascita del pittore francese, Palazzo Roverella apre le porte a questa mostra che si pone come obiettivo la scoperta dell'opera e della vita dell'autore, dalla prima fase impressionista fino al momento della vera e propria rivoluzione creativa che seguì il Grand Tour in Italia, in un dialogo senza precedenti con gli artisti italiani come Marino Marini, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis e molti altri.
Il tour italiano di Renoir partì nel 1881, da Venezia, dove a colpirlo furono soprattutto Carpaccio e Tiepolo, per poi proseguire a Padova e Firenze, trovando mete fondamentali a Roma e Napoli. Ma l'esposizione rivela che Renoir è stato anche molto altro.
La mostra, promossa dalla Fondazione Cariparo, in collaborazione con Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi e curata da Paolo Bolpagni, sarà visitabile a Palazzo Roverella dal 25 febbraio al 25 giugno 2023: dal lunedì al venerdì (dalle 9.00 alle 19.00), sabato, domenica e festivi (dalle 9.00 alle 20.00). Ingresso a tariffa ridotta se in possesso della Rovigocard.
L'inaugurazione
A dare il via all'inaugurazione, una cerimonia al Teatro Sociale, con i saluti del sindaco Edoardo Gaffeo, che ha sottolineato l'importanza della cultura come motore di sviluppo della nostra città, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Gilberto Muraro e di Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo. A seguire uno spettacolo teatrale, suggestivo e ricco di emozioni, con Paolo Bolpagni, l'attore Vasco Mirandola e la pianista Beatrice Barison. Poi taglio del nastro e visita all'esposizione.