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L'assessore Donazzan a Rovigo: nuovo modello per incrociare domanda e offerta di lavoro

Incontro con gli imprenditori nella visita in Polesine. Tappa alla Zambello Group di Lendinara e poi alla locale sede di Confindustria

L'assessore Donazzan a Rovigo: nuovo modello per incrociare domanda e offerta di lavoro
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Aziende che non trovano personale e disoccupati che non trovano lavoro; sembra incredibile ma è questo il paradosso che si sta vivendo in tante zone del Veneto; un paradosso a cui l'assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, sta cercando di trovare una soluzione incontrando aziende ed associazioni nel territorio come è accaduto a Rovigo.

La visita a Lendinara

L'assessore Donazzan, accompagnata anche dal sindaco di Lendinara Luigi Viaro che ha fatto gli onori di casa, è prima andata in visita alla Zambello Group, azienda leader nella componentistica e assemblaggio di circuiti, e poi si è confrontata con Confindustria in un incontro che si è svolto nella sede polesana dell'associazione degli industriali.

"Siamo partiti dai numeri – sottolinea Elena Donazzan - nei centri per l’impiego di Badia Polesine, Adria e Rovigo gli scritti con dichiarazione di immediata disponibilità oggi sono rispettivamente 3.650, 6.275 e 8.160. Ogni anno lo stock di disoccupati disponibili è di circa 10-12.000 persone e su questi numeri organizzeremo degli appuntamenti di incontra lavoro con i centri per l’impiego per le singole aziende che lo chiedono. In questo modo sperimenteremo con Confindustria Rovigo un modello forte di incrocio domanda-offerta".

Il modello Veneto

Il tentativo che sta mettendo in atto la Regione, quindi, capovolge il punto di vista del progetto 'GOL' che viene utilizzato in tutta Italia. Non più una formazione professionale che viene fornita a chi cerca lavoro per poi 'immettere' queste persone formate nel mercato del lavoro ma, al contrario, una attenta ricognizione dei posti liberi disponibili ed una formazione mirata proprio sulle posizioni vacanti, in stretta collaborazione con le associazioni delle imprese.

"Il Veneto ha già un eccellente sistema integrato pubblico-privato e una capacità operativa nella formazione e elle politiche per la ricerca attiva del lavoro. Noi dobbiamo cambiare il paradigma. Credo che la nostra esperienza dovrebbe servire anche a livello nazionale perché il Veneto dimostra che se parti dal rafforzamento del sistema, da messaggi chiari e dalla possibilità di partire dal posto di lavoro vacante le persone riescono ad arrivare all’occupazione più adeguata al loro profilo professionale”.

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