Partita di calcio devastante: in campo 7 contro 11 e finisce 31 a 1. Ma è giusto infierire così?
Nel calcio si vince e si perde, come nella vita. Ma forse qui si è andati un pochetto oltre...
Quella di domenica scorsa è stata una partita devastante per il Destra Adige, che si è battuto con il Grignano nel campionato provinciale Juniores rodigino Under 19. E' finita trentuno a uno. Il Destra Adige, ultimo in classifica, è sceso in campo con soli sette giocatori (il minimo consentito dal regolamento federale), che come i "trecento" di Leonida ce l'hanno messa tutta. Ma questa non è Sparta. Perché allora la squadra avversaria, composta da 11 calciatori, ha infierito così tanto contro di loro segnando ben 31 gol?
Partita di calcio devastante: in campo 7 contro 11 e finisce 31 a 1. Ma è giusto infierire così?
La partita disputata domenica scorsa tra il Destra Adige e il Grignano è finita con una sconfitta clamorosa della prima squadra. I trentuno gol subiti dagli avversari hanno decretato il ritiro del Destra Adige da tutte le competizioni. Un risultato incredibile per il Grignano, se non fosse che ha giocato contro una squadra composta da soli sette giocatori.
I giocatori del Destra Adige avevano deciso di proseguire il campionato, nonostante già a novembre la squadra si fosse dimezzata e fossero gli ultimi in classifica. Un esempio di tenacia e di coraggio, ma soprattutto di passione per uno sport che è molto più di un semplice gioco. Ma dopo la terribile sconfitta subita domenica scorsa, non hanno potuto fare altro che ritirarsi.
Gli avversari hanno poi spiegato che non sapevano di dover giocare contro una squadra ridotta al minimo e che per regolamento non potevano rifiutarsi di giocare o diminuire il numero dei propri giocatori. Stando a quanto riportato dal Corriere del Veneto, dopo la partita il direttore sportivo del Grignano, Terry Previatello avrebbe spiegato com'è andata:
"Abbiamo cercato di non infierire, ma non è facile dire ai giovanissimi come comportarsi. Abbiamo provato a tenere il possesso della palla, ma gli avversari si sentivano umiliati. A quel punto abbiamo giocato, senza mai esultare, né dopo i gol né a fine partita".