Detenuto tenta di incendiare la cella nel carcere di Rovigo
Lo stesso si era recato ai colloqui con una lametta da barba in bocca, nel chiaro tentativo di ferirsi da solo. Uno degli agenti è finito in ospedale
Attimi di paura nella casa circondariale di Rovigo dove gli agenti di polizia penitenziaria sono stati costretti ad intervenire per fermare sul nascere una situazione potenzialmente pericolosa.
Tensione anche ai colloqui
Un detenuto in evidente stato di alterazione psicologica ha tentato di appiccare un incendio all'interno della sua cella, causando apprensione e preoccupazione negli altri detenuti che, alla vista del fumo, hanno dato in escandescenze. L'increscioso episodio, reso noto solo oggi, venerdì 3 febbraio 2023, è accaduto lo scorso 31 gennaio.
La situazione si era già rivelata tesa qualche ora prima quando il detenuto si era recato ai colloqui con una lametta da barba in bocca, nel chiaro tentativo di ferirsi da solo. Una volta risolta questa minaccia gli agenti della polizia penitenziaria lo hanno riportato in cella dove lo stesso detenuto ha cercato di appiccare il fuoco.
Gli agenti della polizia penitenziaria sono dovuti intervenire in forze ma la tensione ha portato anche ad alcuni scontri tra i detenuti e gli stessi agenti, uno dei quali è stato poi trasportato in ospedale in seguito ad un malore avvertito dopo gli scontri.
La casa circondariale di Rovigo sta attraversando un periodo di grande difficoltà: la struttura è ancora prima di un comandante e di un direttore in pianta stabile. Anche l'ultimo bando per trovare un direttore è andato deserto a causa della scarsa appetibilità del carcere polesano.
Pur essendo abilitato ad ospitare anche detenuti di massima sicurezza, la casa circondariale polesana è infatti classificata As3, caratteristica che la rende poco attraente in termini di remunerazione.