Ladri di biciclette e razzie nei negozi: nei guai tre "figli di un do minore"
Denunciati per furto aggravato e danneggiamento: la Questura emette tre misure di prevenzione
Il capolavoro di Vittorio De Sica raccontò, in forma cinematografica, le ferite di un'Italia sofferente... Poi arrivò Paolo Belli che decise di mettere su una band sfruttando il nome di quel famosissimo film. Una cosa è certa: nell'immaginario italiano il furto di biciclette è qualcosa di presente, di forte. Tanto da ispirare prima una produzione cinematografica e poi un gruppo musicale. Ma mettendo da parte le arti, il problema delle razzie dei cicli è ormai cronicizzato. E si cercano molti modi per arginare il fenomeno. A volte i ladri vengono beccati con le mani nel sacco, altre volte la fanno franca. In questo caso, nel Rodigino, per fortuna, sono stati pizzicati. Ma riavvolgiamo un po' il nastro della storia e cerchiamo di capire cosa è successo. E cosa, succederà, ai colpevoli del furto...
Ladri di biciclette e razzie nei negozi: nei guai tre "figli di un do minore"
I ladri di biciclette in questo caso non sono il gruppo di Paolo Belli, ma due furfanti che si aggiravano nei pressi della stazione e che sono stati presi con le mani nel sacco. Oltre a due biciclette i ladri avevano precedentemente rubato in ben tre diversi negozi.
Dagli accertamenti della Questura sono emersi diversi precedenti per reati contro il patrimonio a loro carico, per questo il questore ha emesso due fogli di via obbligatori e non potranno più tornare nel territorio del Comune di Rovigo.
Ad aggiungersi ai "figli di un do minore" anche un un pregiudicato che si era introdotto nell’androne di un condominio, danneggiando e asportando la telecamera di sicurezza del palazzo, il Questore ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione dell’avviso orale.