Beccate 4 parrucchiere ed estetiste "in nero": lista di appuntamenti per mesi
Le "professioniste" sono state colte sul fatto con le proprie clienti senza autorizzazione e senza che i ricavi derivanti dalla propria attività venissero dichiarati al fisco.
La guardia di finanza di Rovigo ha iniziato le indagini a seguito di preoccupazioni espresse dagli enti e associazioni di categoria del territorio
Beccate 4 parrucchiere ed estetiste "in nero": lista di appuntamenti per mesi
In un momento complesso, in cui è sempre più necessario tutelare il mercato e il rispetto delle regole nel mondo economico e imprenditoriale, e anche a seguito di preoccupazioni espresse dagli Enti e dalle Associazioni di Categoria del territorio, dei cui interessi generali, spesso, la Guardia di Finanza si fa interprete, il Comando Provinciale di Rovigo ha pianificato un’intensificazione dei controlli nei confronti delle attività “sommerse”, ovvero quelle attività commerciali in materia di beni e servizi che potrebbero operare senza rispettare le norme in materia fiscale o autorizzativa.
A seguito di tali indicazioni, il Gruppo di Rovigo ha pertanto avviato, in una prima fase, una serie di controlli in tutta la provincia nei confronti di fornitori di servizi alla persona, in particolare parrucchieri ed estetisti, sospettati di svolgere la propria attività in maniera irregolare.
In tale ambito, grazie a un capillare controllo condotto dai propri Reparti, è stato possibile individuare ben 4 parrucchiere ed estetiste che svolgevano l’attività presso il proprio domicilio prive delle necessarie autorizzazioni e che sono state colte sul fatto mentre rendevano il servizio di cura alla persona nei confronti delle proprie clienti, senza essere per questo autorizzate e senza che i ricavi derivanti dalla propria attività venissero dichiarati al Fisco.
Nel corso dei controlli, eseguiti mediante veri e propri accessi domiciliari autorizzati dalla Procura della Repubblica, si è proceduto, pertanto, a: rilevare la condotta abusiva, ricostruire l’ammontare dei redditi e delle conseguenti imposte non dichiarate, sequestrare attrezzatura professionale, materiale di consumo e attrezzature specifiche necessarie allo svolgimento della attività, tra cui caschi, sedute, specchiere, congegni elettronici e centinaia di confezioni di prodotti necessari per la ricostruzione di unghie o interventi estetici.
Infatti, l'attività in "nero", oltre che assumere rilievo fiscale, è sanzionata dal punto di vista amministrativo con pene pecuniarie fino a € 5mila e consente il sequestro delle attrezzature impiegate nell’illecita attività. La documentazione sequestrata ha rivelato una consistente e continuativa attività da parte di tutti i controllati, con una lunga lista di appuntamenti che si estendevano anche per mesi. Tutti i verbali sono adesso al vaglio delle autorità preposte, i Sindaci dei comuni interessati e la Camera di Commercio di Rovigo.
Interventi di questo tipo - che verranno ulteriormente intensificati - testimoniano lo sforzo costante esercitato dalla Guardia di Finanza nel garantire un efficace controllo economico del territorio, attraverso il quale è possibile tutelare sotto diversi aspetti i consumatori, gli interessi dei cittadini, attraverso il pagamento delle tasse da parte di tutti, e gli operatori commerciali onesti, evitando loro una concorrenza sleale e dannosa.