Investimenti per riqualificare terreni dismessi o abbandonati: procede l'istituzione della Zona Logistica Semplificata anche nel Rodigino
L'assessore regionale Marcato dai sindaci dei comuni rodigini interessati: "Confronto per tracciare il percorso, sicuri di aver dato uno strumento di crescita al territorio".
L’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato ha incontrato oggi pomeriggio a Rovigo, nella sala consiliare della Provincia, i sindaci e i rappresentanti dei Comuni della provincia di Rovigo interessati alla procedura di istituzione della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia e Rodigino.
Investimenti per riqualificare terreni dismessi o abbandonati
“È stato un incontro molto importante, fondamentale nel percorso avviato – sottolinea l’Assessore Marcato al termine della riunione –. C’è stato modo di spiegare, in maniera chiara e dettagliata, l’iter realizzato fino ad oggi per la ZLS, quali saranno i prossimi passi e quali le prospettive per questo territorio”.
La riunione convocata dall’assessore regionale stesso - alla presenza dei dirigenti della Regione del Veneto Santo Romano, Adanella Peron e Pietro Cecchinato - ha avuto infatti l’obiettivo di approfondire quanto previsto dalla delibera della giunta regionale dello scorso 18 gennaio, contenente la nuova proposta nell’ambito territoriale della Regione del Veneto di aree eleggibili per la Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-27 e delineare nel dettaglio le conseguenti implicazioni in rapporto alla costituenda ZLS.
Procede l'istituzione della Zona Logistica Semplificata
I Comuni coinvolti attualmente sono: Rovigo, Bagnolo di Po, Bergantino, Bosaro, Calto, Canaro, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Melara, Occhiobello, Polesella, Salara, Stienta e Trecenta.
“Si è parlato anche dei tre Comuni che sono esclusi, non dalla ZLS, ma dalle agevolazioni fiscali dirette alle imprese che insistono nel loro territorio – spiega Roberto Marcato -. È stato spiegato, in maniera chiara e netta, la motivazione che ha portato all’esclusione di questi tre Comuni”.
“C’è stato modo, in un dibattito franco e schietto, di far emergere anche le aspettative di questo territorio – conclude l’Assessore regionale all’economia del Veneto -. Sono convinto che, insieme ai Sindaci e con le associazioni categoria, che ringrazio per la passione e l’attenzione posta, in particolare dal presidente di Confidustria Venezia-Rovigo Vincenzo Marinese, siamo convinti di aver dato a questo territorio uno strumento davvero importante di crescita con ampie prospettive di sviluppo”.
Zona Logistica Semplificata: presentato il piano strategico
La Regione del Veneto ha varato il suo Piano Strategico, dando inizio all’iter per l’istituzione della Zls “rafforzata”. Ha quindi inviato il documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ora sarà il Governo a doversi pronunciare.
La Legge di Bilancio per il 2020 ha consentito di estendere le agevolazioni del credito di imposta delle Zone Economiche Speciali (Zes) anche alle Zls del Centro-Nord. Ciò sarà possibile laddove esista un porto di importanza europea (definito secondo i criteri del regolamento TEN-T), quale è il Porto di Venezia, e vi siano aree ad esso funzionalmente connesse e ammesse alle deroghe degli aiuti di Stato dalla Commissione europea, come sono i Comuni del Polesine.
In particolare l’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’UE consente, per il periodo 2014-2020, di costituire delle Zes/Zls anche in alcuni territori dell’Italia Settentrionale. Tra questi, Porto Marghera, Campalto, Murano, Arsenale, Zona Portuale e Tronchetto nel Comune di Venezia e i comuni di Bergantino, Ceneselli, Trecenta, Bagnolo di Po, Fiesso Umbertiano, Polesella, Canaro, Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo, Salara, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara nella Provincia di Rovigo.
Il piano industriale di Confindustria Venezia area metropolitana di Venezia e Rovigo ha stimato che, in tali superfici, sarebbero disponibili 385 ettari ad oggi dismessi o abbandonati. Se inseriti in una Zes/Zls, essi potrebbero attivare in tre anni 2,4 miliardi di euro di investimenti e 26.600 posti di lavoro, tra diretti e indiretti (1 ogni 320.00 euro di investimento). Il Piano Strategico della Regione Veneto ha non solo confermato le previsioni dello studio di Confindustria, ma ha esteso ulteriormente i benefici che deriverebbero dall’attivazione della Zls:
- 177 mila nuovi posti di lavoro in Veneto
- aumento dell’export regionale del 40%
Fonte Confindustria Venezia.