Attentati di mafia del 1993, perquisizioni anche in provincia di Rovigo
Le indagini sono coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, in relazione ai sanguinosi agguati consumati a Firenze, Milano e Roma, che provocarono dieci morti e decine di feriti
Il bollettino fu tragico: dieci morti e decine di feriti. Una violenza che solo la mafia, in quegli anni, avrebbe potuto impiegare per raggiungere i propri motivi. E infatti, dietro gli attentati del 1993 c'era proprio la mafia.
Attentati di mafia del 1993, perquisizioni anche in provincia di Rovigo
Nello specifico il 27 maggio a Firenze venne fatto esplodere un furgone carico di esplosivo in via dei Georgofili: 5 le vittime, 41 i feriti, quasi demolita la Torre dei Pulci e danneggiati pure gli Uffizi. Nella notte del 27 luglio, poi, a Milano in via Palestro un'altra esplosione: per lo scoppio dell'autobomba morirono altre cinque persone.
Un'ora più tardi lo stesso giorno, a Roma, saltarono in aria due auto, una davanti a San Giovanni in Laterano, l'altra in San Giorgio al Velabro. 22 le persone ferite. Ora, però, il cerchio sui responsabili e sugli eventuali mandanti si sta stringendo: sono in corso, infatti, perquisizioni a Rovigo, Palermo e Roma, a carico di presunti fiancheggiatori di componenti del clan Graviano.