Fiumi di droga e denaro

Gli "albanesi" a Rovigo facevano sul serio: smantellata una rete di spaccio da quintali di coca

I tre coinvolti sono stati arrestati in flagranza, per spaccio di sostanze stupefacenti, e tradotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Tre arresti e quasi mezzo quintale di cocaina sequestrato, oltre a 400.000 euro, rappresentano il risultato di un’indagine lampo della Polizia di Stato di Rovigo, svolta lo scorso venerdì 14.

Gli "albanesi" a Rovigo facevano sul serio

L’attività di polizia giudiziaria, condotta nell’ambito di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rovigo, in collaborazione con quelli di Reggio Emilia, si è concretizzata, nel Comune di Bosaro (RO) e nella provincia emiliana, con il rinvenimento di 2 involucri contenenti, ciascuno, più di un chilo di cocaina, nonché di una piccola quantità di marijuana e di una macchina per realizzare confezioni in “sottovuoto”.

Smantellata una rete di spaccio da quintali di coca

Sono stati altresì rinvenuti, all’interno di un’autovettura, oltre 17000 Euro e, all’esito di successive perquisizioni eseguite presso i domicili dei soggetti coinvolti, due cittadini di nazionalità albanese ed una donna moldava, ulteriori 39 panetti di cocaina, oltre a denaro contante ammontante a complessivi 390.000 euro. I tre coinvolti sono stati arrestati in flagranza, per spaccio di sostanze stupefacenti, e tradotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I complimenti di Zaia alle Forze dell'ordine per l'operazione

“50 chili di droga sono una quantità enorme, mi complimento con la Squadra Mobile di Rovigo che, in collaborazione con i colleghi di Reggio Emilia, li ha tolti dal mercato con un’operazione incisiva e ben gestita con un lavoro di squadra”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta l’operazione che ha portato al sequestro di 50 chili di cocaina e all’arresto in flagranza di spaccio per tre persone.

“Ancora una volta – dice Zaia – il presidio del territorio da parte delle Forze dell'’Ordine si è rivelato prezioso. Un presidio che non si sostanzia solo con la presenza, ma soprattutto con operazioni come questa a presidio della legalità e della salute dei possibili assuntori di tali sostanze”.

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