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Mercato moto, un 2020 in controtendenza

L’anno terribile per i motori si conclude con perdite tutto sommato contenute per le due ruote

Mercato moto, un 2020 in controtendenza
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Mercato moto, il 2020 è stato in controtendenza rispetto ad altri settori e alle previsioni poco incoraggianti fatte durante la prima ondata di contagi da Covid-19.

Il mercato moto del 2020

Le immatricolazioni di moto, scooter e ciclomotori è stato pari a 218.626 veicoli, pari ad un calo del 5,76%. Il settore delle moto è quello che meglio riesce a erodere il gap rispetto allo scorso anno. Chiude con un - 4,86% e immatricolando 94.108 mezzi, mentre gli scooter congelano la flessione a - 6,43%, con 124.518 veicoli immatricolati. L’esaurimento delle risorse destinate agli incentivi elettrici impedisce ai ciclomotori di chiudere l’anno in positivo. Nel 2020 il mercato dei “cinquantini” si ferma a - 3,02% e totalizza 19.746 veicoli. Nel complesso il 2020 si chiude immettendo sul mercato 238.372 veicoli a due ruote, pari ad una flessione del 5,54%.

I volumi di dicembre

L’anno si è chiuso con un significativo recupero dei volumi persi a causa della pandemia. Nel mese di dicembre i veicoli immatricolati (scooter e moto) fanno segnare una crescita del 23,98% rispetto allo stesso periodo del 2019, pari a 7.630 mezzi venduti. Ancora una volta sono le moto ad animare il mercato, grazie ad un incremento del 46,03% corrispondente a 4.029 veicoli immatricolati. Resta positivo anche l’andamento degli scooter, che targano 3.601 mezzi pari ad una crescita del 6,07%. L’esaurimento degli incentivi destinati ai veicoli elettrici provoca una brusca frenata d’arresto dei ciclomotori, settore nel quale l’incidenza di motorizzazioni a emissione zero è ormai superiore al 20% del venduto. Nel mese di dicembre i ciclomotori subiscono una flessione del 33,66% e registrano 1.510 unità. Complessivamente, nell’ultimo mese dell’anno, il mercato delle due ruote (immatricolato + ciclomotori) totalizza 9.140 veicoli e cresce del 8,42%.

Il presidente di ANCMA

Chiudiamo con le parole di Paolo Magri, presidente di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori). “Sebbene permangano molte incognite sul 2021, in un anno molto difficile come quello appena trascorso, il mercato delle due ruote ha subito meno di altri le conseguenze della pandemia, che è stata in parte causa dell’interesse che gli italiani hanno riservato alle due ruote. Una tendenza positiva che abbiamo riscontrato in modo universale, sia quindi per quanto riguarda i segmenti più strettamente legati alla mobilità individuale urbana, come ciclomotori e scooter, che quelli tradizionalmente riconducibili alla passione e agli spostamenti di più ampio raggio come le moto”.

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