Cantina "Il Colle"

Guè Pequeno fa il bagno nel Prosecco, impazza la polemica: “Spreco alimentare”

E' stata definita come una mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora, uno spreco alimentare inaccettabile e uno sfregio al sito Unesco Colline del Prosecco.

Guè Pequeno fa il bagno nel Prosecco, impazza la polemica: “Spreco alimentare”
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Il rapper milanese Guè Pequeno è stato immortalato assieme allo youtuber Sinnaggaghiri mentre faceva il bagno in una Jacuzzi piena di Prosecco.

Guè Pequeno fa il bagno nel Prosecco

Una foto che ha scatenato una grande polemica. Stiamo parlando dello scatto pubblicato sui social in questi giorni dove si vede il rapper milanese Guè Pequeno immortalato assieme allo youtuber Sinnaggaghiri mentre fa il bagno in una Jacuzzi piena di Prosecco. Guè era in visita alla cantina “Il Colle” a San Pietro di Feletto e assieme allo youtuber Sinnaggaghiri ha pensato a una nuova campagna pubblicitaria che però sta facendo discutere.

I due infatti sono stati immortalati in una Jacuzzi da 400 litri piena di Prosecco Docg, che però successivamente si è scoperto che non si trattava di Prosecco ma di scarti di vinificazione dell’uva Glera in eccesso.

 

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Spreco alimentare

Il consigliere regionale Andrea Zanoni del Partito Democratico ha affidato ai social il suo sdegno scrivendo:

“Considero una trovata pubblicitaria davvero di pessimo gusto quella di un’azienda vinicola del sito Unesco del Prosecco con il rapper Guè Pequeno e lo youtuber Sinnaggaghiri che fanno il bagno in una vasca di 400 litri di prosecco ubicata nella cantina. Non solo è una mancanza di rispetto a chi lavora, è soprattutto uno spreco alimentare inaccettabile e uno sfregio al sito Unesco Colline del Prosecco: un’oscenità. Ieri con un’interrogazione ho chiesto a Zaia di togliere i fondi pubblici a questa azienda, i soldi dei cittadini non possono essere utilizzati così. Oggi l’azienda replica sui media e scopro addirittura che i 400 litri di vino saranno destinati alla distilleria. Trovo discutibile sotto il profilo igienico sanitario che del liquido dove si sono immerse le parti intime delle persone, venga poi riutilizzato per scopi alimentari. Vorrà dire che presenterò una seconda interrogazione, stavolta all’assessore alla Sanità, per chiedere accertamenti”.

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