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Covid, Zaia: "Zona gialla? Se continua così finiamo in rosso" | +712 positivi | Dati del 15 novembre 2021

L'attuale situazione desta più di una preoccupazione...

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7 milioni 303mila e 199 tamponi molecolari, 9 milioni 961mila e 115 test rapidi, 712 positivi nelle ultime 24 ore, con un'incidenza del 2,24 per cento. Positivi dall'inizio dell'infezione: 492mila e 013, ad oggi 16mila e 381, il doppio rispetto a settembre. Ricoverati in ospedale, 381 persone, più 19 in 24 ore, in area non critica 317, 64 in terapia intensiva. 350 pazienti in terapia intensiva non Covid.

Covid, Zaia: "Zona gialla? Se continua così finiamo in rosso"

Totale dei decessi, 11mila 876, più uno in 24 ore. Dimessi: 23mila 887. 6529 vaccini inoculati nelle ultime 24 ore. 4005 sono terze dosi, 206mila quelle in totale. 631 prime dosi. Un calo importante. 7 milioni e 433mila dosi in totale somministrate. Sono, purtroppo, gli ormai consueti numeri della pandemia in Veneto, in linea, evidentemente, con la recrudescenza che si sta osservando in tutto il Paese, che tiene, però, rispetto ad altri Stati europei in grave difficoltà.

Ma la situazione descritta dal Governatore Luca Zaia, comunque, desta non poche preoccupazioni.

"I contagi aumentano - ha spiegato in occasione del punto stampa, oggi, lunedì 15 novembre 2021, alla presenza del professor Giorgio Palù - Questo è innegabile. Il virus c'è, circola, l'occupazione ospedaliera è ancora gestibile. Però si fa sentire. Abbiamo una condizione nella quale il personale non è in totale disponibilità, perché oltre al carico dei tamponi abbiamo anche medici impiegati nei vaccini.

Apprensione? Certo, gestire l'incremento che potrebbe farci passare in zona rossa. Speriamo che l'aumento si fermi, rallenti. 85 per cento dei Veneti hanno intrapreso il percorso di vaccinazione: questo fa la differenza. Senza vaccini? Avremmo già 1600 pazienti gravi in ospedale".

La stagione contribuisce all'incremento della circolazione del virus

La trasmissione del virus è favorita anche dalle abitudini degli italiani in questo periodo. Il freddo infatti impedisce alle persone di vivere all'aperto i momenti dello svago.

"Infezioni? Tante in età scolare - ha continuato - A Venezia 10, 12 infezioni al giorno tra alunni ci sono, spesso asintomatici o paucisintomatici. Il contesto è che se arriva a tutti può giungere ai fragili. Anche i vaccinati più deboli possono rischiare. I dati non li diamo per creare scontro sociale: 84 per cento dei ricoverati sono non vaccinati.

Noi non tifiamo. Sono i dati. Anche fosse 50 per cento, sarebbe grave. I non vaccinati sono il 15 per cento della popolazione. E' un grande problema. I vaccini sono efficaci, ma non al 100 per cento. L'abbiamo sempre detto. Ma restano l'unica vera arma per fare la differenza".

Presente, insieme al Presidente della Regione, anche il professor Giorgio Palù, massimo esperto, virologo e presidente dell'Agenzia italiana del farmaco.

"Non esiste ancora per questa malattia un parametro immunologico di protezione - ha chiarito Palù - Gli anticorpi neutralizzanti non sono una misura certa. Negli animali lo si può osservare. Perché nel macaco, per esempio, si è effettuata la somministrazione di una dose letale di Covid, per vedere quando riesce a sviluppare una difesa efficace.

Ma nell'uomo questo test non si può evidentemente fare. Per cui è impossibile sapere quando si è protetti al 100 per cento, in sostanza. La medicina accresce costantemente, non è una scienza esatta. Ma è un percorso di miglioramento costante".

Il discorso di Palù è entrato nel merito di un concetto molto interessante, quello relativo alla presunta possibilità di verificare se si abbia, o meno, la difesa immunitaria al Covid.

"Quello che si va a fare non dà questa risposta - ha continuato - Si misura la presenza di una proteina che correla con il virus. Ma per conoscere se si hanno abbastanza anticorpi, si dovrebbe prelevare il sangue, iniettare il virus e vedere fino a quante diluizioni si verifica l'annullamento della malattia nelle cellule.

Perché non ci siamo mai soffermati (Cts) sul parere di fare la titolazione di questi anticorpi che misurano anticorpi che legano la proteina S correlata al virus? Inutile andare a dosare, a far spendere 40 euro alle persone, pur sapendo che non danno una risposta efficace. Conta più il vaccino. Abbiamo miliardi di dosi che raccontano l'efficienza del rimedio vaccinale. E' un parametro di protezione".

Altro aspetto importante riguarda il vaccino per i bimbi. L'Ema deciderà entro il 29 novembre. Ma prima di aprire ai bimbi, comunque, restano scoperti ancora in tutta Italia milioni di adulti che rifiutano di sottoporsi al siero...

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